Le immagini riprese dalle telecamere di videosorveglianza domenica 20 febbraio, secondo la polizia locale di Perugia, sono eloquenti: alcuni ragazzi, facenti parte di una comitiva più numerosa, lanciano bottiglie di plastica e il cappello indossato da uno di loro all’interno della Fontana Maggiore. Costui, per recuperarlo, scavalca l’inferriata aiutato da due amici; cammina sul bordo della vasca inferiore, per poi arrampicarsi all’interno di quella superiore, aggrappandosi al bordo della stessa e facendo leva con i piedi sulle cornici decorate. Poi si siede sul bordo della vasca sovrastante, brandendo il cappello recuperato a mo’ di trofeo prima di ridiscendere.

Ormai è l’alba del 20 febbraio e la comitiva lascia piazza IV Novembre, incamminandosi lungo via Maestà delle Volte.

Lo sviluppo delle immagini riprese dal sistema di videosorveglianza consente di ricostruire il percorso fatto dal gruppo fino a Corso Garibaldi.

L’indomani gli agenti dell’Ufficio Sicurezza Urbana iniziano un’attività di ricerca dei responsabili proprio a partire da Corso Garibaldi, acquisendo sul posto informazioni utili a indirizzare le indagini su studenti universitari. Importante anche la collaborazione con la Questura.

Riscontri effettuati sui principali social network consentono di appurare la corrispondenza delle persone prese in disamina con i loro profili registrati sulle piattaforme Facebook ed Instagram, con identità simili o comunque riconducibili a quelle reali.

Il sopralluogo condotto da funzionari del Comune e della Soprintendenza non esclude danni strutturali a carico dell’apparato decorativo del monumento e per quattro studenti, tre di nazionalità straniera e uno italiano, scatta la denuncia per deturpamento e imbrattamento in concorso.

Uno degli studenti stranieri viene altresì deferito per il furto di un pannello pubblicitario di proprietà di un’attività commerciale ubicata in via Maestà delle Volte.

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