Rendere accessibili e di facile lettura i dati relativi ai flussi finanziari pubblici a livello regionale derivanti dal Sistema Conti Pubblici Territoriali (CPT)  a cui compete  di misurare e analizzare le entrate e le spese pubbliche a livello regionale: è quanto si propone la Regione Umbria attraverso la costruzione di un “cruscotto” di 42 indicatori.

Il  Cruscotto di indicatori, ideato e realizzato dal Nucleo CPT della Regione Umbria, fornisce una analisi territoriale delle entrate e delle spese del Settore Pubblico Allargato (SPA) composto da Pubblica Amministrazione (PA) e un Settore Extra PA comprensivo di quei soggetti, centrali e locali, che producono servizi di pubblica utilità e sono controllati direttamente o indirettamente da Enti pubblici. In Umbria si tratta di un universo che comprende circa 70 enti.

Il cruscotto di indicatori è pubblicato nella pagina CPT della Regione Umbria del sito Umbria in cifre.

“Si tratta – ha detto l’assessore regionale al bilancio Paola Agabiti – di una operazione di trasparenza nei confronti di più soggetti, dai cittadini alle imprese, dai soggetti economici e sociali ai media. L’utilizzo di dati e informazioni migliora il funzionamento della Pubblica amministrazione poiché rappresenta un importante vantaggio competitivo in tutti gli ambiti e in tutti i settori della PA. Grazie all’uso di dati e informazioni è possibile supportare le scelte nella definizione delle linee programmatiche che la Regione intende perseguire e migliorare i processi della PA – ha aggiunto l’assessore. Si pensi per esempio ai sistemi di monitoraggio dei programmi operativi dei fondi europei, utili a verificare lo stato di avanzamento delle varie misure per intervenire ed eventualmente riprogrammare e riorientare le risorse verso altri progetti. I dati sono infine un ottimo modo per analizzare i fenomeni e valutare le politiche pubbliche – ha concluso Agabiti. E’ anche questo un modo nuovo per rilevare, misurare e analizzare il progresso e la crescita economica di un territorio, in linea anche con le indicazioni che vengono dalla UE”.

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