L’Assemblea legislativa dell’Umbria ha approvato, con 11 voti favorevoli della maggioranza e 5 astenuti della minoranza, il disegno di legge della Giunta regionale sull’adeguamento dell’addizionale regionale Irpef alla nuova normativa nazionale.

Il relatore Daniele Nicchi (Lega – presidente Prima commissione) illustrando in Aula l’atto ‘Adeguamento della normativa regionale alle modifiche legislative in ordine all’addizionale regionale all’imposta sul reddito delle persone fisiche’, ha spiegato che si tratta di un “provvedimento necessario dopo la norma nazionale che ha ridotto gli scaglioni Irpef, che da cinque divengono quattro. In particolare, lasciando invariati i primi tre scaglioni, sono stati modificati il quarto ed il quinto, accorpandoli in un solo scaglione per i redditi oltre i 50mila euro. È necessario che anche la Regione Umbria adegui la disciplina del tributo regionale applicabile all’anno di imposta 2022 al quadro normativo statale attraverso un’apposita legge. A seguito del venir meno dello scaglione per i redditi oltre i 75mila euro, in assenza di adeguamento, si sarebbe registrato, esclusivamente per questa fascia di reddito e quindi per i redditi più elevati, una riduzione dell’imposta, senza alcun vantaggio per i redditi medio-bassi. La Giunta ha quindi effettuato piccoli aggiustamenti affinché non vi fosse una riduzione d’imposta per i redditi più alti e al contrario si registrasse un seppur piccolo vantaggio per le fasce di reddito intermedie con effetti neutri per il bilancio regionale. In particolare negli scaglioni tra 15mila e 28mila euro l’addizionale regionale è passata da 0,40% a 0,39%, mentre nello scaglione tra 28mila e 50mila da 0,45% a 0,44%. Invariata per gli altri due scaglioni”.

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