Il 2021 sarà l’anno per l’Italia e per l’Umbria del ritorno dei consumi, del lavoro e del recupero dei tantissimi punti di Pil bruciati nell’emergenza Covid19? Si ma solo in piccola parte. Lo dicono gli studiosi dello Svimez (associazione per lo sviluppo del Mezzogiorno) che hanno elaborato il rilancio post-pandemia nell’anno che verrà.

La buona notizia per l’Umbria (e per tutti i territori nazionali) è che tornerà il segno più in fatto di Pil. Ma qui finiscono le buone notizie: le previsioni indicano per l’Umbria un più 4,7 per cento del Pil. Neanche la metà di quello che si è perderà a fine di questo anno: 11,1 il peggior dato del Centro Italia. Per ritornare al magro bottino del 2019 – già indebolito dalla crisi infinita iniziata nel 2007 – ci voranno qualcosa 25 mesi, sempre che tutto vada bene. Nel 2021 la Toscana, le Marche e tutto il Nord, seppur faticando, marcerà meglio di noi.


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L’Umbria di fatto scivola sempre più a Sud (come economia di sistema) non a caso la Basilicata dovrebbe cresce come Pil di 4.5 per cento, poco meno di noi. Ha ragione dunque l’Agenzia Umbria Ricerche: ora più che mai bisogna pensare e ridisegnare il futuro della nostra regione. 



Fonte articolo Perugia Today

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