mensa scolasticaNel bilancio la quota di copertura dei servizi a domanda invididuale

La percentuale media complessiva è di quasi il 60%


(UNWEB) Todi. In sede di bilancio preventivo, che andrà in Consiglio comunale per l’approvazione nelle prime settimane di marzo, è possibile misurare l’impegno dell’ente locale per alcuni settori rispetto ad altri. L’attenzione si può desumere dalle schede riferite ai servizi a domanda individuale e alla relativa percentuale di copertura dei costi con le tariffe applicate ai cittadini utenti.
Tra i casi più significativi quello del servizio della mensa scolastica che eroga circa 70 mila pasti all’anno tra materne e primarie: a fronte di entrate da rette per 175 mila euro, il Comune sostiene spese, per alimenti e personale, per 430 mila euro, con una percentuale di copertura del servizio da parte delle famiglie pari al 40,6%. “E’ una scelta precisa e consapevole – spiega il Sindaco Antonino Ruggiano – della quale l’Amministrazione va fiera, perchè punta sulla qualità certificata degli alimenti di provenienza locale e sulla loro preparazione nelle scuole da parte di personale qualificato, senza ricorrere alla diffusa pratica dei centri di cottura e distribuzione esterni”.
Altro servizio impegnativo dal punto di vista finanziario è quello degli impianti sportivi, i cui costi assommano a 173 mila euro a fronte di entrate per 49 mila, con una copertura delle spese pari al 28,30%. Situazione ancora più accentuata per la gestione del Teatro Comunale, dove l’impegno del Comune supera i 200 mila euro all’anno. “Si tratta di due servizi – commenta l’assessore alla cultura Alessia Marta – che danno una indicazione precisa circa la direzione impressa dall’ente a favore della cultura, dello sport e delle politiche educative”.
Le altre schede allegate al bilancio riguardano i servizi cimiteriali (30 mila euro), la cui copertura è pari al 100%, la concessione delle sale comunali (6.000 euro), rispetto alle quali le entrate superano le uscite, e i parcheggi/parchimetri, che registra incassi per 360 mila euro a fronte di costi per 187 mila, quindi con un saldo attivo per circa 170 mila, un dato che dovrà essere analizzato per valutare una eventuale futura riduzione delle tariffe orarie.
“Nel complesso – sottolinea l’assessore al bilancio Elena Baglioni – i servizi a domanda individuale incidono per 1 milione e 44 mila euro a fronte di entrate per 621 mila euro: la media della percentuale di copertura è pari al 59,52%, che risponde ad un livello di sostenibilità e di tenuta in equilibrio dei conti pubblici dell’ente”.

 

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