All’ordine del giorno della riunione odierna del Comitato per il controllo e la valutazione, presieduto da Thomas De Luca, il tema del prestito sociale d’onore, in particolare rispetto alla clausola valutativa prevista nella legge istitutiva ‘25/2007’, poi trasferita nel Testo Unico in materia di sanità e servizi sociali (legge regionale 11/2015).
Il Fondo è volto ad agevolare l’accesso al microcredito (nella forma del prestito sociale d’onore) dei cittadini umbri che versano in situazioni di temporanea difficoltà economica, contingenti o legate a momenti di criticità del ciclo di vita familiare. Vengono previsti criteri quali: l’importo massimo del prestito, il termine massimo per la restituzione, il limite minimo e massimo dell’ISEE necessario per accedere all’intervento.
La Giunta regionale, dal 2011 ha predisposto due bandi. In base all’ultima relazione (luglio 2021), in cui viene fatto un riepilogo della situazione, viene soprattutto evidenziato che occorre valutare se il prestito sociale d’onore, anche con i correttivi necessari a superare le criticità presenti, sia ancora lo strumento utile per soddisfare il bisogno di cittadini in difficoltà economiche. Ovvero se lo stesso possa essere sostituito da altri più efficaci interventi, in coerenza con gli atti della programmazione regionale in materia sociale. Non appena conclusi gli adempimenti gestionali e finanziari, ancora in corso da parte di Gepafin, la Giunta procederà alla chiusura contabile delle risorse afferenti il fondo in questione detenuto dalla stessa Gepafin.
Nel regolamento attuativo della legge (approvato nel 2011) vengono determinate le specifiche tipologie di bisogno e le relative priorità, viene definito lo schema di avviso da pubblicarsi presso i Comuni ed individua i criteri e le procedure per la ripartizione del fondo. Si tratta sostanzialmente di un prestito senza interessi da restituire secondo un piano definito con l’Istituto di credito convenzionato e comunque entro il termine massimo stabilito dalla legge. La gestione amministrativa e contabile del fondo è in capo a Gepafin S.p.a. ed i prestiti sociali d’onore vengono erogati da Istituti di credito convenzionati con la stessa Gepafin. Alla Regione compete l’adozione di uno schema base di avviso pubblico per l’accesso al prestito sociale d’onore, pubblicato dai 12 Comuni capofila di Zona sociale.
Al termine della riunione, sia dal presidente De Luca che dagli altri Commissari presenti è emersa la volontà di approfondire il tema, soprattutto sulla necessità di una rivisitazione della normativa attuale ed in vigore.. Per questo è stato deciso di programmare a breve audizioni con l’assessorato regionale e con Gepafin.