Si tratta di una variante del phishing: una truffa che si avvale del QR Code per rubare dati o ottenere pagamenti non dovuti. Ecco a cosa fare attenzione.

“Il Qr code è un codice a barre che consente di accedere rapidamente a un contenuto multimediale senza la necessità di digitare l’indirizzo web della risorsa richiesta. Chiunque può creare un QR code utilizzando i numerosi siti disponibili online. Inoltre il formato immagine utilizzato dal codice impedisce agli antivirus di rilevare le potenziali minacce contenute al suo interno“, si legge sul sito della polizia postale.

Come funziona la truffa

“Inquadrare il QR code con la fotocamera del proprio smartphone, per accedere all’audioguida di un museo, per visualizzare il menu di un ristorante, per pagare un parcheggio, può condurre l’utente su un falso sito, creato ad hoc dai cybercriminali per carpire i suoi dati personali e bancari“, spiega la polizia postale. Allo stesso modo i Qr code allegati alle e-mail di phishing possono condurre a siti fraudolenti.

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I consigli per evitare le truffe

“Per evitare di cadere nella truffa del quishing è importante utilizzare le stesse buone prassi di cybersicurezza che adottiamo per il phishing e lo smishing”, spiegano le forze dell’ordine.

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