gruppo pd 6I consiglieri regionali del Partito democratico hanno presentato un’interrogazione sulla situazione del personale sanitario precario assunto durante la pandemia


(UNWEB)  “La fine dell’anno si avvicina e non è ancora chiaro che ne sarà del personale sanitario reclutato nel corso dell’emergenza Covid, la cui stabilizzazione era prevista dalla legge di Bilancio 2022, in coerenza con il piano triennale dei fabbisogni del personale e nel rispetto dei limiti generali di spesa”. Così il gruppo consiliare del Partito democratico, che ha presentato sul tema un’interrogazione “con l’obiettivo di conoscere lo stato dell’arte delle stabilizzazioni del personale sanitario, finora coinvolto a tempo determinato e sulle modalità attraverso le quali si intenderà procedere nel 2023, stante le difficoltà economiche, ormai certificate, della sanità umbra e i vincoli previsti dall’assessorato con le ultime delibere”.

“Non è la prima volta che ci occupiamo di questo argomento – spiegano i consiglieri dem – considerando l’importanza del personale sanitario assunto nel corso dell’emergenza Covid. Si tratta di 976 operatori sanitari di cui 869 precari (163 medici, 389 infermieri e 317 altro personale). Operatori che meritano di vedere riconosciuto il proprio percorso e il proprio contributo. Ad una nostra precedente interrogazione l’assessore alla Sanità aveva risposto che la stabilizzazione era stata prevista con un accordo, da applicare ‘nei limiti di spesa previsti per ciascuna azienda’. Limiti che, nel frattempo il direttore D’Angelo aveva posto come molto netti intimando alle aziende ospedaliere e alle Usl di ‘soprassedere ad ogni assunzione, in attesa delle specifiche azioni di rientro dallo sforamento’”.

“Coletto – proseguono i consiglieri Pd – in una precedente interrogazione aveva anche risposto che la decisione della stabilizzazione era da considerarsi ‘provvisoria e transitoria’, anche se il personale sarebbe necessario per aiutare a rafforzare la sanità territoriale, la qualità dei servizi e la capacità di risposta ai bisogni. La sanità umbra infatti dimostra costantemente carenza di personale sanitario. Per questo intendiamo conoscere quante sono, ad oggi, le stabilizzazioni del personale sanitario finora coinvolto a tempo determinato effettuate dalle Usl e dalle aziende ospedaliere, visto che al 31 dicembre 2022 i contratti scadranno. Intendiamo anche capire come si procederà nel 2023. Lo vogliamo sapere noi, devono saperlo gli umbri e il personale sanitario, che merita rispetto e chiarezza”.

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