Città del Vaticano blindata per l’ultimo saluto al Papa emerito. Più di mille i giornalisti accreditati da oltre 30 Paesi per la cerimonia, che verrà trasmessa in mondo visione. Ecco tutti i dettagli.

Per i funerali di Benedetto XVI le misure di sicurezza, partite con il primo dei tre giorni di esposizione del feretro, sono state ulteriormente intensificate: per le esequie è prevista la presenza di numerose personalità e l’affluenza di non meno di 50mila fedeli in piazza San Pietro. “L’obiettivo – ha spiegato il prefetto della capitale, Bruno Frattasi – è quello di elevare le condizioni generali di sicurezza nell’area e garantire, al contempo, la tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica e dell’incolumità delle persone”.

Sul sagrato della Basilica è stata montata la grande struttura coperta che ospita l’altare che verrà utilizzata per la funzione religiosa, presieduta da Papa Francesco ma officiata dal decano del Collegio cardinalizio, Giovan Battista Re. Più di mille i giornalisti accreditati, da oltre 30 Paesi, tra cui anche Asia, Africa, Sud America. La cerimonia sarà trasmessa in mondovisione.

Le misure di sicurezza

Oltre un migliaio gli uomini e le donne delle forze dell’ordine in campo: possono contare sul supporto dei colleghi della polizia locale e su un mini esercito di volontari di protezione civile (circa 500) incaricati anche di dare informazioni su code e tempi di attesa. In piazza, anche la Gendarmeria vaticana e numerosi agenti in borghese. Rigorosi i controlli ai varchi di accesso a piazza San Pietro con i metal detector. Nella notte un’ultima ‘bonifica’ della zona è stata affidata ai reparti cinofili anti esplosivi.

Per evitare l’incrocio e l’interferenza tra i due flussi di fedeli, l’ingresso sarà sia dalla parte destra sia dalla parte sinistra di San Pietro, e il canale di deflusso dal canale di uscita della Basilica. Previsti presidi sanitari, ambulanze e postazioni del 118. Confermata l’interdizione dello spazio aereo su piazza San Pietro.

Le personalità presenti

A guidare la delegazione italiana è il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Nella delegazione tedesca, al momento figurano il presidente Frank-Walter Steinmeier, il Cancelliere Olaf Scholz e Markus Soeder, governatore della Baviera. Numerosi rappresentanti ecumenici, tra i quali i metropoliti Emmanuel di Calcedonia e Policarpo d’Italia, per il Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli, e il metropolita Antony di Volokolamsk, presidente del Dipartimento per le Relazioni Ecclesiastiche Esterne del Patriarcato di Mosca. E poi vescovi da molte Chiese ortodosse d’Europa, America e Asia.

Presente anche il moderatore del Consiglio Ecumenico delle Chiese, il vescovo Heinrich Bedford-Strohm. Dall’Ucraina il vescovo Kenneth Nowakowski (a nome dell’arcivescovo di Kiev Sviatoslav Shevshuk) tra i concelebranti. Dalla Spagna la regina Sofia e il ministro della presidenza Felix Bolanos. Dalla Francia il ministro dell’Interno Gérald Darmanin, dal Belgio il re Filippo, dalla Polonia il presidente Andrzej Duda, dal Portogallo il presidente Marcelo Nuno Duarte Rebelo de Sousa, dall’Ungheria la presidente Katalin Novak, dalla Slovenia la presidente Natasa Pirc Musar, dalla Croazia il ministro degli Affari esteri Goran Grlic Radman e la ministra della Cultura Nina Obuljen Korzinek.

Bandiere a mezz’asta sugli edifici pubblici

Palazzo Chigi ha resto noto che “in occasione delle esequie solenni del Papa emerito Benedetto XVI le bandiere nazionali ed europee sugli edifici pubblici dell’intero territorio nazionale” saranno a mezz’asta.

Fonte Agi

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