Un 36enne di origine marocchina è stato trovato morto in uno stabile abbandonato a Galciana, frazione di Prato. Per gli inquirenti la vittima sarebbe stata uccisa e poi trasportata nel plesso mentre il corpo sarebbe stato dato alle fiamme. Per l’omicidio è stato fermato un 50enne e coinquilino del 36enne.
Un 36enne di origine marocchina è stato trovato morto in uno stabile abbandonato a Galciana, frazione di Prato. L’uomo era scomparso da circa 20 giorni secondo quanto denunciato dalla ex moglie ai carabinieri. I familiari si erano rivolti anche alla trasmissione Chi l’ha visto? su Rai 3. Il corpo è stato trovato dalla polizia nella giornata del 10 maggio e per il presunto omicidio è stato fermato un 50enne connazionale e coinquilino della vittima.
Il cadavere della vittima era senza vestiti, in avanzato stato di decomposizione, con importanti ferite e segni di bruciature: per gli investigatori l’omicida avrebbe cercato di dar fuoco al corpo. Il fermato, irregolare in Italia, è già conosciuto dalle forze dell’ordine per reati che vanno dalla droga alla violenza sessuale, dal sequestro di persona alle percosse e al danneggiamento. Per l’uomo la procura di Prato ha emesso un decreto di fermo di indiziato di delitto per omicidio. Il 50enne è stato trasferito nel carcere della Dogaia.
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La ricostruzione dell’omicidio
Secondo quanto spiegato dagli investigatori, il 36enne sarebbe stato ucciso al culmine di una lite nella stanza dell’abitazione dove la vittima viveva in subaffitto, in una piccola palazzina del centro cittadino, insieme al suo presunto assassino e poi sarebbe stato trasportato a Galciana dove l’omicida avrebbe tentato di bruciarlo. Sul corpo in avanzato stato di decomposizione sono stati trovati dei tatuaggi in base ai quali la polizia è riuscita a identificarlo. Le ricerche della polizia erano iniziate lo scorso 21 aprile in seguito alla denuncia di scomparsa.
Fonte Agi