Esce di cella anche un collaboratore


(ANSA) – PERUGIA, 10 MAG – Concessi gli arresti domiciliari
al gip di Latina Giorgia Castriota e a Silvano Ferraro,
collaboratore nell’ambito di procedure di amministrazione
giudiziaria, che sono finiti in carcere nell’ambito di
un’indagine della Procura di Perugia nella quale sono stati
contestati a vario titolo i reati di corruzione per un atto
contrario ai doveri di ufficio, corruzione in atti giudiziari ed
induzione indebita a dare o promettere utilità. Lo ha deciso il
tribunale del riesame del capoluogo umbro.
   
Ai giudici, i difensori dei due – gli avvocati Gianluca
Tognozzi, Leone Zeppieri e Giuseppe Valentino – avevano chiesto
l’annullamento della misura cautelare o in alternativa una meno
afflittiva per i loro assistiti.
   
Il riesame ha quindi attenuato le esigenze cautelari anche se
la decisione sembra non avere intaccato il quadro accusatorio.
   
Secondo la ricostruzione degli inquirenti di Perugia,
Castriota avrebbe ricevuto “sistematicamente” utilità quali
denaro, poi gioielli, orologi, viaggi e un abbonamento in
tribuna d’onore allo stadio Olimpico dopo avere conferito
irregolarmente incarichi di collaborazione nell’ambito di
procedure di amministrazione giudiziaria di beni sequestrati.
   
(ANSA).
   

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