Una manifestazione in difesa della sanità pubblica si è svolta a Orvieto, promossa dalla Cgil insieme allo Spi e a varie associazioni e realtà del territorio. Molti gli interventi di rappresentanti sindacali, dell’associazionismo, della politica, lavoratori della sanità, sindaci del territorio e privati cittadini, tutti accomunati dalla forte preoccupazione – è stato detto – per il “progressivo smantellamento del sistema sanitario pubblico territoriale, che vede in Orvieto uno dei territori più colpiti”.
Fra le altre testimonianze, quella di una cittadina, colpita da aneurisma cerebrale, che ha raccontato la sua esperienza. Sette i punti al centro della mobilitazione, secondo quanto spiega l’ufficio stampa della Cgil: il potenziamento dell’ospedale cittadino; Orvieto sede di distretto; abbattimento delle liste d’attesa e risposta sanitaria sul territorio; potenziamento dell’assistenza domiciliare, del centro di salute mentale, dei servizi per le donne e l’infanzia; casa di comunità accessibile, funzionale e partecipata; potenziamento di medicina territoriale e prevenzione; programmazione di un piano di assunzioni di personale. La manifestazione si è conclusa con l’impegno, in primo luogo da parte della Cgil, a continuare la mobilitazione in difesa “del diritto costituzionale alla salute e quindi di una sanità pubblica e universale”.
Il prossimo appuntamento è per sabato 24 giugno a Roma, dove la Cgil insieme ad un ampio gruppo di associazioni promuove una grande manifestazione nazionale in difesa della sanità. Previsti vari pullman dall’Umbria. (ANSA).