Si è parlato di Sostenibilità dei festival dopo il Covid-19 nel primo evento pubblico del progetto Giovani per l’Ambiente che ha come obiettivo quello di promuovere lo sviluppo sostenibile attraverso un percorso di aumento della consapevolezza da parte di gruppi di giovani tra i 18 e i 35 anni. Il Forum, organizzato dalla Fondazione Umbria Jazz, partner di progetto, ha messo in luce il percorso intrapreso dalla grande manifestazione, nota in tutto il mondo, sui temi del rispetto e della tutela dell’ambiente, a cominciare dall’abbattimento dell’uso della plastica nei grandi eventi, attraverso il confronto con altri soggetti impegnati nelle stesse battaglie, esperti e rappresentanti del mondo della musica.
Umbria Jazz pronta alla sfida green A partecipare al forum, in presenza e via streaming, sono stati Erika Borghesi Provincia di Perugia, Gianluca Laurenzi Presidente Fondazione di Partecipazione Umbria Jazz, Stefano Ciafani Presidente nazionale di Legambiente, Maurizio Oliviero Rettore Università degli studi di Perugia, Vincenzo Spera presidente Assomusica, Francesco Maria Perrotta presidente ItaliaFestival, Domenico Barbuto coordinatore Agis, Giuseppe Cosentino Erg, senatore Francesco Verducci vicepresidente della Commissione ucltura, Gino Paoli cantautore. Moderatore Giampiero Rasimelli Direttore Fondazione di Partecipazione Umbria Jazz. Erika Borghesi nel suo intervento ha salutato tutti i partecipanti ricordando che la diretta streaming ha permesso di avere una platea ampissima e di altissimo livello. «Alla fine del 2019 – continua Borghesi – il nostro Ente ha deciso di partecipare al bando Azione Province Giovani, pubblicato dall’Unione Province Italiane (UPI) e finanziato con le risorse del Fondo nazionale per le Politiche Giovanili. La proposta fatta da Fondazione Umbria Jazz, che ha aggregato intorno a sé le competenze di Legambiente Umbria, di Arci Perugia, e oggi anche dell’Università di Perugia, ci ha convinto perché l’impegno ambientalista è lo stesso che ha caratterizzato il nostro Ente da più di un ventennio. Le attività di educazione ambientale portate avanti dalla Provincia di Perugia, prima con il Centro studi Luigi Bazzucchi, poi con il Centro di Educazione Ambientale dell’Isola Polvese, quindi con la promozione di un’agricoltura biologica e sostenibile nell’Isola medesima; l’adesione al network internazionale Living Lakes, di cui l’Ente ha assunto per un periodo anche la Presidenza, la creazione dell’Agenzia per l’Energia e l’Ambiente, sono tutte prove che testimoniano come l’impegno della Provincia di Perugia anche in materia ambientale non sia mai cessato. Il Forum di oggi sta a testimoniare che, ciascuno nell’ambito del proprio ruolo e delle proprie competenze, può condividere obiettivi che, sia pure di portata planetaria, possono essere declinate nella propria sfera di influenza con atti e comportamenti tangibili e coerenti. È il principio di “pensare globale e agire locale”, il fortunato slogan che, lanciato all’inizio del millennio, continua a riassumere efficacemente le possibilità che ognuno di noi ha di influire sul benessere dell’ambiente e, quindi, dell’intera umanità».
Uj verso obiettivo plastic free Il nuovo presidente di Uj Laurenzi ha specificato l’importanza di “Jazz in August” che «serve a far capire quanto il Festival crede nella sostenibilità e nella possibilità di ripartire rispettando le regole, dando un segnale positivo di cui tutti abbiamo bisogno», mentre per Rasimelli «il tema della sostenibilità ambientale e sociale del pianeta accompagnerà Umbria Jazz verso l’edizione 2023, quella che celebrerà i 50 anni della sua storia. Vogliamo aprire Umbria Jazz a una azione di sensibilizzazione verso il proprio pubblico e a una sfida green capace di perseguire l’obbiettivo plastica zero nel Festival e quelli dell’approvvigionamento energetico da fonti rinnovabili, della massima digitalizzazione delle attività, del km zero nell’offerta di prodotti alimentari. Abbiamo già concretamente realizzato molte cose in questa direzione, scegliendo dei garanti della nostra sfida Green come Legambiente, Greenpeace, i Frati di Assisi, Amnesty international, l’Arci. Anche oggi vogliamo annunciare una bella novità: grazie ad Erg tutta la fornitura energetica che impiegheremo nella realizzazione di Jazz in August 2020, che oggi inauguriamo, sarà di energia prodotta da fonti rinnovabili. Dopo il dramma della pandemia oggi dobbiamo rialzarci, ampliare il nostro sguardo sulla sostenibilità. Jazz in August vuole essere un piccolo contributo che Umbria jazz, Perugia e l’Umbria vogliono dare a questo impegno nazionale e internazionale. Quest’anno presenteremo un programma di alta qualità di soli artisti italiani, ma idealmente saranno con noi tutti i più importanti artisti internazionali che da tutte le parti del mondo frequentano abitualmente Umbria Jazz e che in tanta parte nel 2019 hanno sottoscritto l’appello per la sostenibilità ambientale lanciato da Umbria Jazz. Il nostro Festival, nei lunghi anni della sua storia è diventato uno degli importanti testimonial nel mondo dell’Italian life style, strettamente collegato alla bellezza dei suoi luoghi, al patrimonio artistico e all’ambiente incontaminato dell’Umbria».
Ciafami, Oliviero e Gino Paoli Secondo Ciafami, invece, più in generale «la sostenibilità ambientale sarà la chiave essenziale per far ripartire l’economia dopo la pandemia – ha detto Ciafami-. La musica è da sempre veicolo di messaggi importanti lo sarà anche per promuovere le politiche green. Sono sicuro che si possano organizzare grandi eventi, culturali o sportivi, rispettando tutte le regole». Giuseppe Cosentino sponsor da anni di UJ con ERG, soddisfatto ha ricordato che «quest’anno UJ sarà alimenta da energia green a chilometri 0. Questo è un fatto – ha concluso – che ci onora e ci rende soddisfatti della nostra evoluzione di business». Dal Rettore dell’Università degli Studi di Perugia Oliviero arriva un appello chiaro: «Rimettere al centro la sostenibilità umana ovvero l’umanità sostenibile, rivalutando la responsabilità della persona. I nostri studenti volenterosi hanno bisogno di sapere che possono studiare, approfondire le loro conoscenze perché la loro “persona” è al centro delle scelte della nostra società». A chiudere l’incontro sono stati Gino Paoli e il senatore Francesco Verducci vicepresidente della commissione cultura ha sottolineato come «gli eventi grandi e piccoli possono rivitalizzare le meravigliose città del nostro paese. Il rilancio dell’economia post pandemia passa attraverso la cultura e il turismo strumenti essenziali per il sistema Italia. Gino Paoli con una battuta ha spiegato che “siamo tutti nella stessa barca e che solo l’impegno quotidiano di ogni individuo può portare a un mondo migliore, più sostenibile. La musica è il miglior veicolo per far arrivare questo messaggio semplice ed essenziale».