Prosegue l’ondata di maltempo che sta colpendo l’Italia. È stato emesso dal dipartimento della Protezione civile un nuovo avviso di condizioni meteorologiche avverse che interessa il Centro e il Sud. Allerta arancione su una Regione, gialla su sette. Ecco cosa prevede nel dettaglio.

Anche per la giornata di sabato, 21 gennaio, il dipartimento della Protezione civile ha diramato un nuovo avviso di condizioni meteorologiche avverse che potrebbero determinare criticità idrogeologiche e idrauliche su diverse aree del Paese, d’accordo con le Regioni coinvolte, alle quali spetta l’attivazione dei sistemi di protezione civile nei territori interessati, è stato diramato dal Dipartimento della protezione civile d’intesa con le Regioni coinvolte.

Sulla Campania viene prolungata per alcuni settori l’allerta arancione, con moderata criticità per rischio idrogeologico, gialla per i restanti, così come è stata diramata l’allerta gialla per Abruzzo, Basilicata, Calabria, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia.

Pericolo valanghe sull’Appennino

Le nevicate degli ultimi giorni e quelle previste per i prossimi determinano sull’Appennino, in particolare nelle zone settentrionale e centrale, la previsione di un generale aumento significativo del pericolo valanghe per i prossimi giorni, alle medie-alte quote, a tutte le esposizioni, riferisce il servizio “Meteomont” dei Carabinieri. “Le uscite in zone non controllate e non gestite, non segnalate e non battute, sono fortemente limitate e sconsigliate alle alte quote, specie sui settori adriatici dell’Appennino centrale”, si legge nel comunicato che ricorda inoltre che, con i primi giorni di sole, dopo le abbondanti nevicate, il rischio sarà maggiore.

I danni del maltempo

Dopo il crollo del cimitero nel Beneventano, avvenuto venerdì, le forti e continuate piogge delle ultime ore hanno gonfiato e fatto esondare il fiume Volturno, in zona Grazzanise. Coldiretti Caserta ha stimato che “dal punto dell’esondazione fino alla foce a Castelvolturno l’acqua ha invaso almeno 700 ettari di terreni agricoli, annegando e distruggendo ortaggi e cereali, ma anche invadendo aziende e stalle“. Preoccupante la situazione nei pressi di Capaccio e Paestum nel Salernitano, dove anche il fiume Sele è uscito dagli argini allagando le coltivazioni, e nel Sannio, dove si contano i danni provocati dall’esondazione del fiume Calore che ha invaso circa 200 ettari di vigneti tra Paupisi e Solopaca.

In Sardegna, invece, nel centro dell’isola, almeno cinque paesi, Desulo, Tonara, Belvì Gadoni e Aritzo, sono completamente senza elettricità da venerdì a causa del maltempo. I tecnici dell’Enel sono al lavoro per rimettere in funzione le cabine elettriche, non più alimentate dalla corrente a causa di un’interruzione nell’alta tensione, ma la neve e il vento gelido stanno rendendo complicate le operazioni di ripristino.

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