Nursind e Nursin Up confermano lo stato di agitazione proclamato in data 11 febbraio 2022 ed IL PRESIDIO NEI PRESSI DELLA DIREZIONE GENERALE DELLA AZIENDA OSPEDALIERA DI PERUGIA VENERDI’ 25 FEBBRAIO DALLE ORE 12.00 ALLE ORE 16.00, poiché considerato fallito il tentativo da parte della Prefettura di addivenire ad un accordo che potesse risolvere, in tempi ragionevoli, le gravi criticità organizzative segnalate dai reparti di degenza di Medicina Vascolare, Medicina del Lavoro/Neurologia, Geriatria, MISEM, Medicina Interna A e Gastroenterologia della Azienda Ospedaliera di Perugia.

I sindacati ricordano, nel comunicato, le criticità cui non si è trovata soluzione

il numero di pazienti massimo generalmente possibile da accogliere nelle medicine è di 24, la maggior parte allettati, affetti da comorbilità e che, in molte occasioni, richiedono addirittura un monitoraggio completo, senza avere a disposizione una centralina atta allo scopo; ciò si traduce in un grave rischio per degenti ed operatori sanitari;

a questi si aggiungono, ormai di routine, dai 2 ai 5/6 letti aggiunti nei corridoi che a volte richiedono spostamenti notturni, gravando non solo sul lavoro del personale sanitario infermieristico, sprovvisto in quelle ore di figure di supporto, ma anche sul benessere psico-fisico dei degenti;

i ricoveri in corridoio che durano per molte ore sino ad alcuni giorni, costringono i pazienti a soddisfare i loro bisogni primari alla vista di tutti (fortunato chi ha un paravento), ad essere sottoposti a visite routinarie, consulenze e procedure assistenziali in un contesto assolutamente non idoneo che ne mette a rischio la loro dignità, privacy e sicurezza (basti pensare ai presidi elettromedicali collegati con prolunghe e ciabatte o alle bombole di ossigeno senza gli appositi supporti/sostegni che ne evitano la caduta ed il pericolo scoppio).

Tale situazione non è più tollerabile – ribadiscono i sindacati – La professionalità degli operatori della sanità che prestano servizio in questi contesti va assolutamente tutelata e riportata a livelli minimi di dignità! Le competenze dei professionisti vanno valutate e non svilite ed umiliate come sta accadendo ora!

Le OO.SS ed il personale sanitario tutto della AO. Di Perugia, pur consci del periodo storico che stiamo affrontando e delle difficoltà insite in esso, alle quali tutti i professionisti della salute stanno cercando di dare il loro meglio per garantire un livello assistenzale soddisfacente, non possono far altro che evidenziare per l’ennesima volta queste gravi criticità, già presenti da prima della pandemia ma che si sono enormemente acutizzate in questi ultimi 2 anni. Anche nei momenti in cui l’emergenza pandemica ci ha dato tregua.

Il personale sanitario – conclude il comunicato – e gli utenti non meritano questo trattamento ma una organizzazione che garantisca cure, assistenza, sicurezza e condizioni di lavoro maggiormente consone a quello che, confidiamo, torni ad essere al più presto il miglior Servizio Sanitario Regionale italiano!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *