Una nuova inchiesta ha svelato un’organizzazione criminale impegnata in varie attività, dalle rapine alla fabbricazione di armi clandestine. Tra le accuse alle quali devono rispondere gli indagati, anche quella di aver spinto alcuni tossicodipendenti a farsi inoculare dosi aggiuntive di vaccino in cambio di soldi o droga.

Alcuni tossicodipendenti sono stati spinti a vaccinarsi più volte in cambio di soldi o droga così da permettere ad alcuni no-vax di ottenere il green pass. È quanto emerge da un’inchiesta coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Catania che ha sgominato un’organizzazione criminale accusata di aver commesso anche rapine e fabbricato armi clandestine.

Cosa sappiamo

Nell’indagine sono coinvolte 17 persone, e per nove di loro si è deciso di applicare una misura cautelare. I reati che vengono loro contestati a vario titolo sono quelli di rapina aggravata, sequestro di persona, fabbricazione, porto e compravendita di armi clandestine, falso materiale, cessione di stupefacenti e ricettazione.

Secondo gli inquirenti, i membri di questa organizzazione hanno commesso tre violente rapine a mano armata in esercizi commerciali di San Giovanni La Punta, fabbricato armi clandestine poi vendute a criminali del luogo per circa mille euro ciascuna, e messo in piedi un sistema grazie al quale dei no-vax hanno ottenuto green pass pur non essendosi mai vaccinati. Questo è stato possibile perché al posto loro si sarebbero presentati all’appuntamento dei tossicodipendenti muniti di documenti falsi. Secondo l’accusa, queste persone sarebbero state convinte in cambio di pochi euro o di qualche sostanza stupefacente, ed è stato accertato che una di loro si è fatta inoculare tre dosi in un solo mese con gravissimi rischi per la sua salute.

Fonte Agi

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