Il cavatore: ‘Mai visto nulla di simile in 40 anni’


(ANSA) – PERUGIA, 25 GIU – Maxi-tartufo, scorzone, nero
estivo, di oltre un chilo scovato dal fiuto infallibile di un
bracco pointer nelle campagne di Città di Castello. Un
ritrovamento record per Romolo Lazzari, 79 anni, che da oltre 40
si dedica alla ricerca del prelibato prodotto del territorio.
   
Esperto tipografo, poi fondatore assieme ai figli della Bottega
Tifernate (azienda leader a livello internazionale nella
riproduzione di opere d’arte) ammette fra gioia e commozione di
non aver mai visto nulla di simile.
   
“Una meraviglia della natura”, ha esclamato, di 1 chilo e 79
per la precisione, di unica pezzatura che aveva collegati altri
due tartufi di oltre due etti.
   
“Il merito non è mio – precisa Romolo Lazzari – ma del cane,
Pepe, un bracco pointer di sei anni. Quando con il vanghino l’ho
aiutato a tirarlo fuori dal terreno non credevo ai miei occhi.
   
E’ stata una soddisfazione immensa ed ho subito ricompensato
Pepe con una buona dose di crocchette.
   
“Queste notizie fanno bene al settore e sono senza dubbio di
buon auspicio anche per la prossima apertura della ricerca della
trifola a fine settembre”, commenta con l’ufficio stampa del
Comune Giuliano Martinelli, imprenditore, presidente regionale
del comparto alimentare della Cna Umbria, secondo il quale “la
stagione si apre con buone premesse e, a meno di clamorosi cambi
di temperatura, dovrebbe esserci in abbondanza in autunno dopo
due anni di scarsità di prodotto e prezzi alle stelle”.
   
La cerca e cavatura del tartufo in alta valle del Tevere
coinvolge oltre 1.000 appassionati con giovani e donne sempre
più numerosi, e oltre 4.000 cani.
   
“Tutto il settore punta a divenire sempre più il faro
dell’economia e della promozione del territorio con al centro
eventi come la Mostra mercato nazionale del tartufo bianco di
Città di Castello”, afferma l’assessore comunale al Turismo e
Commercio, Letizia Guerri.
   
Il noto chef Pierluigi Manfroni consiglia di impiegare il
tartufo estivo su “un primo piatto di pasta senza uova,
strangozzi tirati a mano cotti al dente su brodo di carne poi
conditi con impasto di scorzone con burro o olio. Poi una volta
impiattati, una bella grattugiata finale di tartufo”. (ANSA).
   

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