La curva epidemica, come pure la media mobile a 7 giorni, mostra in Umbria un trend in leggera diminuzione rispetto alle settimane precedenti. L’incidenza settimanale mobile per 100.000 abitanti al 01 febbraio è pari a 1.350. L’RDt sulle diagnosi calcolato per gli ultimi 14 giorni con media mobile a 7 giorni diminuisce attestandosi ad un valore di 0,85: l’andamento dell’epidemia in Umbria è stato al centro della conferenza stampa settimanale dell’assessore regionale alla Salute, Luca Coletto, con il commissario per la gestione dell’emergenza, Massimo D’Angelo, il direttore regionale alla Salute, Massimo Braganti, i dottori Carla Bietta e marco Cristofori del Nucleo epidemiologico.
E’ intervenuta inoltre, la professoressa Antonella Mencacci, che ha illustrato il risultato del sequenziamento dei tamponi del 27 gennaio che ha portato ad individuare 7 casi con variante omicron 2. Siamo in attesa dei risultati della flash survey che essendo effettuato su un campione rappresentativo e significativo, consentirà di evidenziare la percentuale di questa nuova variante nella popolazione umbra.
“Il laboratorio di Perugia – ha detto la prof Mencacci – ha avviato le attività di sequenziamento e i primi due risultati nel confronto con Teramo sono sovrapponibili al 100 per cento e a breve questo permetterà alla Regione di essere autonoma per i sequenziamenti genomici per il covid e per altri microrganismi”.
Tornando ai dati del report è stato reso noto che l’andamento regionale dell’incidenza settimanale mobile per classi di età mostra tassi superiori alla media regionale per la popolazione tra 03 e 44 anni, superando 3.000 casi per 100.000 abitanti tra i 3 -13 anni. Per tutte le classi di età si assiste ad una riduzione/stabilizzazione del dato.
Tutti i Distretti sanitari hanno l’incidenza superiore a 1.000 casi per 100.000 abitanti.
Rimane consistente l’impegno ospedaliero regionale con un ulteriore lieve aumento in area medica.
Al primo febbraio si registrano 228 ricoveri di cui 9 in terapia intensiva, mentre, nella settimana dal 24 al 30 gennaio, si sono verificati 29 decessi.
L’assessore Coletto dopo aver espresso soddisfazione per il lavoro svolto dalla professoressa Mencacci, ha sottolineato che i dati sono tranquillizzanti mentre però, si registra un calo delle vaccinazioni soprattutto per quanto riguarda la prima dose. Quindi, per domenica 6 febbraio è stato programmato un vaccine day che, come ha spiegato il commissario Massimo D’Angelo, consentirà l’accesso ai punti vaccinali territoriali. Inoltre i cittadini che possono effettuare la terza dose riceveranno un sms per sensibilizzarli alla prenotazione.
Nel corso dell’incontro l’assessore Coletto ha inoltre reso noto che la Regione Umbria ha avviato il nuovo sistema dell’accreditamento istituzionale della sanità umbra e che il primo febbraio si è svolto il primo audit di verifica della qualità presso un ambulatorio di Marsciano.
“Siamo arrivati a questo risultato dopo un complesso e impegnativo lavoro di riforma del modello di accreditamento della Regione Umbria che era fermo dal 2018 – ha spiegato Coletto – che adesso risulta conforme a tutti gli standard nazionali stabiliti dalla Conferenza Stato-Regioni e da Agenas e che mirano a una sempre maggiore trasparenza, terzietà, imparzialità a tutela e garanzia della sicurezza e della qualità delle prestazioni sanitarie e sociosanitarie”.
Il nuovo modello, adesso interamente governato e gestito dal pubblico, coinvolge due strutture regionali (l’OAIA – Organismo Amministrativamente e Istituzionalmente Accreditante e l’OTAR – Organismo Tecnicamente Accreditante Regionale) e si avvale della collaborazione della neonata società regionale PuntoZero.
Sono stati selezionati e formati oltre 50 auditor, tra valutatori ed esperti tecnici e al momento, si sta digitalizzando l’intero processo visto che già da qualche mese le strutture sanitarie possono presentare istanza di accreditamento direttamente on-line.
In circa un anno e mezzo, sono stati approvati numerosi atti amministrativi e regolamentari per definire compiutamente il complesso sistema di gestione dell’accreditamento istituzionale e, nell’ottica del miglioramento continuo, nei prossimi mesi saranno necessari ancora ulteriori aggiustamenti amministrativi.
“Le strutture sanitarie e sociosanitarie umbre – ha aggiunto – hanno collaborato fattivamente al raggiungimento di questo primo risultato, dimostrando comprensione per il difficile lavoro che stiamo svolgendo e una forte determinazione a conseguire l’obiettivo comune, nell’interesse di tutti i cittadini, di realizzare un sistema sanitario regionale sicuro e di qualità”.