“La sanità è il mio, il nostro
primo obiettivo da raggiungere”: lo ha affermato la presidente
della Regione Donatella Tesei, nel suo intervento nel corso
della discussione in Assemblea legislativa del Documento di
economia e finanza.

   
“Abbiamo ereditato – ha sottolineato – una situazione
difficile. Le enormi liste d’attesa prima del 2019 c’erano ed
erano un tema rilevante per questa regione, poi il fenomeno si è
amplificato per il Covid, ma la gestione umbra del Covid e e del
successivo piano vaccinale è stata considerata tra le migliori
d’Italia. Tuttavia l’impatto che ha avuto il Covid sulla sanità
credo che non sfugga a nessuno”.

   
“Da aprile del 2022 – ha aggiunto – abbiamo potuto lavorare e
stiamo lavorando strutturalmente al necessario ripensamento
della sanità. Abbiamo tenuto i conti, con l’aiuto del governo
sicuramente per chiudere i bilanci, cosa difficilissima per
tutte le Regioni d’Italia. E la battaglia che stiamo facendo per
avere più risorse per la sanità ha trovato oggi una prima
risposta importante da parte del governo Meloni perché 3
miliardi di euro nel ’24 ci saranno”.

   
“Quando sento parlare di privatizzazione della sanità, che
non esiste da parte nostra – ha sottolineato ancora – devo
ricordare che abbiamo anche qui sanato una cosa che era assurda
e riguardava l’istituto clinico tiberino, riportando la sanità
pubblica alla maggioranza, dimostrando che la sana azione tra
pubblico e privato funziona. Per cui non bisogna avere un
approccio fatto di pregiudizi e preconcetti”.

   
Quanto alle liste d’attesa, “ne abbiamo abbattuto una parte.

   
Non siamo arrivati all’obiettivo delle30 mila che rimette in
equilibrio il sistema perché non è possibile strutturalmente
l’abbattimento totale. Abbiamo inoltre riprogettato e consegnato
per l’appalto il nuovo ospedale di Narni-Amelia. C’è
l’autorizzazione al terzo polo”, ha ricordato, fra l’altro.

   
“C’è ancora molto da fare – ha osservato la presidente – oggi
c’è anche il problema della fuga di alcune professionalità che
lasciano il pubblico per andare nel privato. Dobbiamo agire per
attrarre grandi professionisti e per rifare grande la sanità
umbra”.

   

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Ansa Umbria

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