Gli agenti della sezione antidroga della squadra Mobile di Terni l’hanno fermata mercoledì pomeriggio nei pressi della sua abitazione di via Tre Venezie per un controllo. Con sé la donna – la 51enne bulgara P.P., già nota alle forze dell’ordine e coinvolta negli anni scorsi nella nota operazione ‘Daku’ – aveva sei dosi di cocaina e per questo è scattata anche la perquisizione domiciliare. Che ha fatto emergere cose decisamente interessanti.
Oltre ad altri ‘pezzi’ della stessa droga – per un totale di trenta dosi di cocaina pronte per essere spacciate – è emerso che nell’abitazione, ben nascosti in un materasso e suddivisi in mazzette da 5 mila euro ciascuno, c’erano poco meno di 50 mila euro. Una somma importante, considerando che la 51enne nel corso degli ultimi 20 anni ha dichiarato al fisco redditi per poco meno di 20 mila euro in tutto e che dal 2018 percepisce il reddito di cittadinanza. Soldi che la stessa ha giustificato dicendo che erano in parte del compagno, ristretto in carcere, ed in parte provento della vendita di un’auto di proprietà di sua madre.
Tutto inutile, perché gli investigatori della Mobile l’hanno arrestata in flagrante, su disposizione del pm Raffaele Pesiri. L’udienza di convalida si è tenuta giovedì pomeriggio di fronte al giudice Dorita Fratini che, oltre a convalidare l’arresto, ha disposto nei confronti della 51enne di origini bulgare la misura degli arresti domiciliari. In aula la procura aveva chiesto la custodia in carcere, che scatterà comunque su ordine del magistrato di sorveglianza di Spoleto, visto che la donna era sottoposta all’affidamento in prova ai servizi sociali ma continuava a spacciare. Moderatamente soddisfatto della misura applicata dal tribunale, il legale difensore di P.P. – l’avvocato Francesco Mattiangeli – che nell’udienza di merito già fissata per il prossimo 24 gennaio, chiederà probabilmente che la propria assistita venga giudicata attraverso un rito alternativo. Contestualmente alla convalida, la giudice Fratini ha anche disposto la sospensione del reddito di cittadinanza della 51enne, in attesa che l’Inps avvii l’istruttoria per la restituzione delle somme sin qui percepite.