Riapre i battenti il 18 settembre a Palazzo Baldeschi a Perugia la mostra “Raffaello in Umbria e la sua eredità in Accademia”, rinviata a causa dell’emergenza Covid-19.
La Fondazione CariPerugia Arte e l’Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” vogliono rendere omaggio a Raffaello Sanzio a 500 anni dalla sua scomparsa con la mostra “Raffaello in Umbria e la sua eredità in Accademia” che, rinviata a causa dell’emergenza Covid-19, aprirà i battenti il 18 settembre a Palazzo Baldeschi a Perugia.
Fra le manifestazioni riconosciute dal Comitato Nazionale “Raffaello in Umbria e la sua eredità in Accademia” è parte del percorso “Perugia celebra Raffaello” e si inserisce nel più ricco programma di celebrazioni “Raffaello in Umbria”, coordinato dal Comitato organizzatore regionale.
Tra reale e virtuale: è così che Raffaello abiterà le sale di Palazzo Baldeschi al Corso fino al 6 gennaio 2021. Il sommo artista italiano arriverà infatti in una versione digitale senz’altro coinvolgente, e i visitatori potranno persino vederlo mentre disserta con suo padre e con il suo maestro Pietro Vannucci, detto il Perugino. La cosa eccezionale è che si potranno ammirare, a Perugia, tutte ma proprio tutte le opere legate all’Umbria, oggi conservate nei più importanti musei del mondo. Non solo: la sua eredità artistica verrà raccontata attraverso la produzione dei grandi maestri di cui fu fonte di ispirazione.
La mostra infatti è divisa in due sezioni: la prima a cura di Francesco Federico Mancini, con la regia della Fondazione CariPerugia Arte e il contributo della Soprintendenza Archivistica dell’Umbria e delle Marche e dell’Archivio di Stato di Perugia, la seconda dal sottotitolo “L’Accademia di Perugia e Raffaello: da Minardi e Wicar al Novecento” realizzata dall’Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” di Perugia e curata da Alessandra Migliorati, Stefania Petrillo e Saverio Ricci, con il coordinamento di Giovanni Manuali, conservatore dei Beni dell’accademia.
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