Lo dice la Usl dopo i dubbi Donne della Cgil di Terni


(ANSA) – TERNI, 09 NOV – Anche l’interruzione volontaria di
gravidanza rientra tra le attività improrogabili che verranno
mantenute all’interno del presidio ospedaliero di Narni: lo
rende noto la direzione strategica dell’azienda sanitaria
dell’Usl Umbria 2, dopo i dubbi espressi dal coordinamento donne
della Cgil di Terni, alla luce della sospensione delle
prestazioni, nell’ambito dell’emergenza Covid, all’interno della
struttura narnese.
   
L’azienda sanitaria, interpellata dall’ANSA, “assicura le
donne della Cgil e l’opinione pubblica che nel presidio
ospedaliero di Narni verranno garantite tutte le attività
improrogabili, grazie alla presenza giornaliera di un
anestesista”. “Le Ivg – prosegue la nota -, stante la
peculiarità di tempi ristretti per essere effettuate, rientrano
tra le attività e prestazioni improrogabili”. In precedenza la
segreteria Cgil Terni, Valentina Porfidi, e la responsabile del
dipartimento di genere dello stesso sindacato, Barbara
Silvestrini, avevano espresso “forte preoccupazione rispetto
alla piena applicazione della legge 194”. L’interruzione
volontaria di gravidanza, in provincia, viene svolta infatti
presso gli ospedali di Orvieto e Narni. Oltre a chiedere
“rassicurazioni e dettagli circa la corretta applicazione della
legge 194 nella provincia di Terni”, Porfidi e Silvestrini hanno
chiesto anche “di rivedere la delibera della Regione Umbria
sull’uso della pillola Ru486 per l’interruzione volontaria di
gravidanza per via farmacologica, che ancora oggi impone il
ricovero in regime ordinario, andando così a gravare
ulteriormente sulle strutture ospedaliere”. (ANSA).
   

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