Di seguito il comunicato della consigliera Francesca Tizi, presidente del Gruppo consiliare M5S al Comune di Perugia.
“La massima assise cittadina ha scritto una brutta pagina per la nostra Perugia, respingendo, perché ritenuta non urgente, la mozione che ho depositato e discusso oggi (17 ottobre, ndr) alla seduta del Consiglio comunale per chiedere l’impegno della Città di aderire alle manifestazioni pacifiste e di esporre sulla facciata di Palazzo dei Priori una bandiera della pace.
Il messaggio di chiusura è venuto proprio dall’Umbria, patria di San Francesco di Assisi uno dei più grandi uomini di pace di tutti secoli, da Perugia, la città di Aldo Capitini, organizzatore della marcia della Pace Perugia-Assisi.
Il Consiglio comunale di Perugia ha cancellato con un colpo di spugna valori fondamentali della nostra città proprio in questo momento in cui sarebbe, invece, stato importante per il Mondo intero che da Perugia provenisse un messaggio di non-violenza, perché il disarmo ed il pensiero di Aldo Capitini non sono utopia, ma l’unica via da percorrere per porre fine ad una guerra che rischia di sfociare nell’uso di testate nucleari e armi non convenzionali.
Il Consigliere Vignaroli (Progetto Perugia) nel manifestare l’opinione contraria della maggioranza alla mozione presentata dal M5S e sottoscritta da tutta l’opposizione, si premura di dire che il “no” è dovuto non al merito della mozione, ma alla mancanza del requisito dell’urgenza. Il tutto sapendo che l’adesione del Comune di Perugia alle manifestazioni pacifiste dopo il 23 ottobre (manifestazione organizzata a Perugia) e il 5 novembre p.v. (manifestazione nazionale), renderà l’impegno del Comune di aderire alle manifestazioni pacifiste privo di ogni utilità.
Il fatto è che la mozione oggi presentata dal M5S è una mozione urgente in vista delle prossime manifestazione che chiede un preciso impegno pacifista della nostra città, impegno che la maggioranza Romizi non si è sentita di prendere”.