Nuovo sciopero, il sesto, per lavoratrici e lavoratori del trasporto pubblico locale dell’Umbria. E’ stato proclamato giovedì 1 giugno secondo quanto annunciato da Filt Cgil e Faisa Cisal.

I sindacati sottolineano di avere “dall’inizio contrastato con nettezza il progetto di divisione in quattro lotti del Tpl, portato avanti dalla giunta regionale ed in particolare dall’assessore ai Trasporti Enrico Melasecche”. “Ormai in giunta e in consiglio regionale – affermano in una nota – sembra che il problema sia passato in sordina, ma per noi non lo è. Filt e Faisa non hanno dimenticato e non vogliono attendere gli effetti nefasti di queste scelte con le mani in mano”.

Forti di quella che definiscono l’adesione sempre massiccia da parte dei lavoratori alle precedenti giornate di sciopero, Filt Cgil e Faisa Cisal tornano a chiedere alle istituzioni di “uscire dal silenzio che è calato intorno all’operazione e che preoccupa fortemente i lavoratori”.

La preoccupazione di Filt e Faisa – prosegue la nota – è che lo spacchettamento del servizio possa generare la perdita di molti posti di lavoro, nuova precarietà e disservizi per l’utenza, specie delle zone più isolate della regione. “Sia i lavoratori, che i cittadini e noi sindacati – conclude la loro nota – non ci fidiamo più di questa politica e il 1 giugno lo dimostreremo con l’ennesimo sciopero massiccio e sentito”.

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