Perugia 123(UNWEB) Perugia. “Sono stati rafforzati i controlli della Polizia di Stato di Perugia nelle zone del centro cittadino, sia del capoluogo che della provincia, interessati dalla movida del fine settimana.


A Perugia, nelle serate di venerdì e sabato, gli operatori, coordinati da un funzionario della Questura, dopo aver effettuato un briefing operativo con le altre Forze dell’Ordine impiegate, hanno vigilato attentamente – con pattuglie appiedate, ciclomontate e automontate – tutte le aree del centro, tra cui Piazza IV Novembre, Piazza Danti, Corso Vannucci, Via della Viola, Porta Sole e Piazza Morlacchi al fine di contrastare e prevenire ogni forma di illegalità.

Nell’ambito dei servizi straordinari, gli uomini della Polizia di Stato, coadiuvati dal personale dell’Arma dei Carabinieri e della Polizia Locale, hanno pattugliato ininterrottamente le vie del centro più frequentate, verificando il rispetto del limite orario per la somministrazione di bevande alcoliche e il divieto di vendita ai minori. È stato monitorato anche il rispetto della normativa prevista per l’utilizzo di impianti acustici al fine di evitare fenomeni di disturbo della quiete pubblica e del riposo delle persone.

Importanti anche i servizi di ordine pubblico posti in essere per garantire la sicurezza degli eventi e delle manifestazioni che hanno interessato le varie città della provincia, infatti, a tal proposito, la Questura ha predisposto importanti dispositivi di finalizzati a prevenire minacce di natura terroristica, turbative per l’ordine pubblico o azioni che potessero, in qualsiasi modo, mettere in pericolo l’incolumità dei cittadini e dei partecipanti agli eventi.

Nell’ambito dei servizi “movida sicura” sono state 590 le persone identificate in provincia, 145 i veicoli monitorati nell’ambito dei 13 posti di controllo. Verificato anche il rispetto della normativa di amministrativa di riferimento in 10 esercizi commerciali. Nel corso dell’attività, inoltre, sono state elevate 15 sanzioni per violazione del Codice della Strada.” 

COsì, in una nota, la Questura di Perugia

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