Perugia – In un momento come quello che stiamo vivendo, in cui i legami sociali sono messi a dura prova dalla pandemia e dalle regole imposte e le fragilità aumentano, le associazioni continuano a rispondere all’appello e resistono, dando prova della forte funzione sociale e di “cura” della collettività. È proprio sulla base di queste premesse che “Aps Coraggio”, associazione che fa parte del network perugino della Rete del Sollievo, promuove l’iniziativa “un sorriso che scalda” (se serve, prendi). Un’iniziativa che vede anche la collaborazione dei portieri di quartiere, inseriti nel progetto di riqualificazione urbana portato avanti dal Comune di Perugia, e che si collocano anch’essi in un’ottica di innovazione sociale, a disposizione delle associazioni e dei cittadini anche nella promozione di relazioni di vicinato e “auto-aiuto”.
Grazie al progetto “Un sorriso che scalda” a partire da domenica 13 dicembre, all’inizio di Via Sicilia
davanti al murales che, ricorda Maddalena, una giovane dal bellissimo sorriso, che si faceva costantemente carico delle difficoltà altrui, nei pressi della Stazione di Fontivegge, verranno messi, un po’ per giorno, i 300 pacchetti che l’Associazione è riuscita a confezionare grazie alle tante socie ed amiche che hanno aderito all’iniziativa.
I pacchetti saranno inseriti in sacchetti di plastica trasparente sigillati per evitare che i manufatti si bagnino, ed in ogni sacchetto c’è un biglietto in cui è indicato il suo contenuto, perlopiù capi d’abbigliamento.
L’iniziativa nasce dalla certezza che la solitudine e le tante difficoltà acuite da questo periodo così duro, possano essere in parte lenite da gesti simili, di solidarietà incondizionata. Un bel messaggio di amore e fiducia nel prossimo che abbraccia anche la difficoltà legittima che si può provare talvolta nel chiedere aiuto. Proprio per questo i pacchetti saranno lasciati lì, per chi vorrà prenderli, senza alcun controllo.