Non si placa la polemica sulla presunta chiusura del registro tumori. Non sono bastate le parole dell’assessore Coletto per fare ordine sulla vicenda. Il titolare delle deleghe alla salute aveva recentemente dichiarato che non era stato compiuto “nessun passo indietro dell’assessorato alla salute della regione Umbria sul rifinanziamento della convenzione per far ripartire l’attività del Registro tumori. Al contrario, questa Giunta, data l’implosione del sistema finora realizzato in questa Regione, che dal 2017 ha tagliato molte attività e ridotto drasticamente il finanziamento del registro, portandolo, a cura della Giunta Marini, da 560 mila euro annui a 180 mila euro, dovrà rifondare l’intera organizzazione, conformemente alla normativa nazionale e adottando i provvedimenti di legge previsti a livello regionale”.
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Una presa di posizione che non ha convinto il gruppo consiliare regionale del Pd, che denuncia : ““Danni incalcolabili per sciatteria e incompetenza: ecco la Lega nei territori, il fantomatico ‘modello’ che va avanti a strappi, distruggendo tutto e sparando sul passato. L’ultimo caso è lo stop alle attività del Registro Tumori per la ricerca oncologica”. Affermazioni pesanti da parte di Bori, Bettarelli, Meloni, Paparelli e Porzi, secondo i quali “la Giunta regionale non ha voluto fare nulla e ha lasciato scadere la convenzione con l’Università di Perugia, facendo così andare via i giovani ricercatori e i medici che elaboravano i dati. Tutto finito. Un danno enorme”.
“Nel nostro ruolo di opposizione costruttiva – sottolineano i consiglieri PD – abbiamo sollevato sin da subito la criticità in Regione, ma siamo rimasti inascoltati. La Lega non libera i territori, ma li ‘libera’ da realtà importantissime come il Registro Tumori e da professionisti che ci lavoravano da 20 anni, al servizio delle persone. E ancor peggiore è la spiegazione fornita in queste ore dall’assessore Coletto addossando la colpa alla Giunta precedente”.
“Coletto – spiegano i consiglieri Dem – dovrebbe ripassare il funzionamento delle Istituzioni e la cronaca recente: la Giunta di
centrodestra si è insediata il 7 novembre con la convenzione e i finanziamenti ancora presenti. E ora Coletto dice che la colpa è degli altri, senza ricordare che una Giunta in ordinaria amministrazione non può prorogare convenzioni, anche perché in quel caso i tempi per la proroga c’erano tutti. Così come la possibilità di coprirne i costi. L’invito che facciamo dunque all’Esecutivo regionale – concludono – è sempre lo stesso: meno slogan e più concretezza. Gli umbri aspettano il Registro tumori, così come aspettano l’annullamento della delibera sull’interruzione di gravidanza”.