Molti ritengono che il dato che emerge riguardo alla presenza in piazza al comizio di Giorgia Meloni a Perugia sia importante da analizzare. I dibattiti e le polemiche nati a margine dell’intervento della leader di Fratelli d’Italia sembrano riguardare più i numeri dei presenti (come se fossero necessariamente tutti votanti e sostenitori) e non sui contenuti.
Tra dichiarazioni ufficiali degli organizzatori e numeri della questura, tra chi posta foto dall’alto o dal basso, da destra o da sinistra, c’è sempre la tendenza a gonfiare la capienza delle piazze o la lunghezza delle strade. Quel che conta, del resto, è la percezione finale dell’evento. Non importa se si fa il miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci, versione politica. Il messaggio, in fondo, conta, o dovrebbe contare, più dell’esattezza numerica.
E quindi passi chi dice poche centinaia o chi rilancia a 2500 secondo non meglio pervenute fonti delle Forze dell’ordine. Imparino i cittadini, gli elettori di oggi e di domani, a saper cogliere i programmi dei candidati e, nel caso di politici di lungo corso, cosa abbiamo effettivamente concretizzato durante la duratura esperienza politica.
Ovviamente questo vale per Fratelli d’Italia, per gli altri partiti della coalizione, ma anche per tutti gli altri partiti delle differenti coalizioni che a breve sfileranno in Umbria.