Dopo l’esperienza degli ultimi
Pride che hanno portato in piazza e per le strade del capoluogo
oltre 10 mila persone, le associazioni Lgbtqia+ dell’Umbria
annunciano la data dell’Umbria Pride 2024, la grande
manifestazione regionale per la promozione e la tutela dei
diritti delle persone gay, lesbiche, bisessuali, trans*,
asessuali, intersex e queer, che è in programma il prossimo
primo giugno.

   
Una grande festa di libertà e orgoglio – sottolineano gli
organizzatori – che a Perugia si tiene annualmente dal 2013. Del
coordinamento Umbria Pride fanno parte Omphalos Lgbtqia+,
Famiglie Arcobaleno, Esedomani Terni, Amelia Pride e Agedo Terni
e da quest’anno anche Rete Lenford – Avvocatura per i diritti
Lgbti.

   
“L’Umbria Pride nasce dalla volontà di coordinamento delle
principali realtà Lgbtqia+ umbre – affermano i portavoce delle
sei organizzazioni – e lo scopo è quello di promuovere i diritti
della nostra comunità regionale e di favorirne il benessere e le
rivendicazioni tramite l’organizzazione del Pride regionale e di
eventi, manifestazioni, campagne e iniziative ad esso collegate.

   
Il coordinamento Umbria Pride si pone l’obiettivo di parlare di
diritti e rispetto delle differenze in tutti i territori della
nostra regione, anche fuori dai grandi centri, incentivando la
nascita di nuove realtà di aggregazione che perseguono gli
stessi scopi del coordinamento e mettendo in rete quelle realtà
già esistenti”.

   
Il grande corteo conclusivo dell’Umbria Pride 2024 si terrà a
Perugia sabato primo giugno e sarà preceduto come da tradizione
da una serie di eventi, appuntamenti culturali, dibattiti e
rassegne organizzate in tutta la regione,
“Le rivendicazioni del coordinamento – continuano gli
organizzatori – sono quelle proprie del Movimento Lgbtqia+
italiano ed in quanto tali sono intersezionali alle lotte
femministe, dei lavoratori e delle lavoratrici, antifasciste,
ecologiste, antirazziste, antiabiliste ed in generale laiche e
progressiste, nella piena convinzione che soltanto la piena
espressione dei diritti sociali e di quelli civili garantisca la
dignità e la realizzazione personale”.

   

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Ansa Umbria

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