E’ considerato un accordo
importante, che tiene insieme l’esigenza degli inquilini, ad
avere canoni di affitto più sostenibili, e quella dei
proprietari immobiliari, per l’esigibilità di quanto dovuto,
l’accordo sul canone concordato, siglato a Perugia dopo sei anni
di attesa e in vigore dal 27 febbraio. Intesa per la quale c’è
soddisfazione tra le organizzazioni sindacali degli inquilini,
Sunia Cgil, Sicet Cisl, Uniat Uil, Unione Inquilini, e quelle
della proprietà immobiliare ed edilizia, FederCasa, Conia, Ape
Confedilizia, Appc, Confappi, Confabitare. I contenuti
dell’intesa sono stati presentati nel corso di una conferenza
stampa a palazzo dei Priori alla quale hanno preso parte tutte
le organizzazioni firmatarie, oltre all’assessore del Comune di
Perugia, Gabriele Giottoli, al delegato del rettore
dell’Università degli Studi di Perugia, Roberto Rettori, e al
rappresentate dell’Unione degli studenti universitari, Lorenzo
Mazzola.

   
“Questo è un accordo frutto di un lungo percorso di ascolto
e confronto tra le parti – hanno spiegato i sindacati degli
inquilini e le associazioni della proprietà – che punta
fortemente sulla qualità dell’abitare e su un riequilibrio del
mercato degli affitti, che favorisca l’emersione del sommerso e
combatta le speculazioni”.

   
In particolare – è detto in un comunicato diffuso dalla
Cgil -, il nuovo accordo punta a valorizzare gli immobili di
maggiore qualità, riconoscendo un canone differente a seconda
delle premialità dell’alloggio; limita la possibilità di un
affitto parziale solo per gli immobili che presentano
determinati requisiti igienico-sanitari; obbliga il locatore
residente nello stesso alloggio del locatario al pagamento di
tutte le utenze, compresa la Tari; valorizza periferie e
frazioni; calmiera i canoni nel centro storico, con l’obiettivo
di favorire gli studenti universitari fuori sede.

   
Altro elemento “cardine” dell’accordo è la trasparenza,
garantita attraverso un sistema di attestazione di garanzia
bilaterale, ovvero con il controllo del canone e della validità
delle clausole da parte delle associazioni firmatarie (una per
il conduttore e uno per il locatore).

   
Apprezzamento per l’accordo è stato espresso dall’assessore
Giottoli. “Il canone concordato è uno strumento fondamentale” ha
detto.

   
Soddisfatti anche il delegato del rettore e il
rappresentante degli studenti. “La comunità universitaria è una
ricchezza per il territorio di Perugia – ha sottolineato Roberto
Rettori – e per questo dobbiamo tutelare al massimo il benessere
dei 33mila studenti del nostro Ateneo. Questo accordo va nella
direzione giusta – ha aggiunto – e come Università ci rendiamo
disponibili ad essere parte attiva nel suo monitoraggio”.

   

   

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