1 2• Nella Conferenza Stampa di Fine Anno, il Sindaco Roberta Tardani ha detto: “il 2022 è statoun anno di grandi occasioni centrate con il progressivo ritorno alla normalità dopo la pandemia. L’azione di governo è stata rivolta almantenimento dei servizi e a scelte di prospettiva e di sviluppo per la città. Sono stati intercettati finanziamenti per circa 22 milioni di euro molti dei quali provenienti dai fondi Pnrr”


• Bilancio del 2022 e i risultati nei settori: Turismo, Cultura, Sicurezza, Immobili e loro precisa destinazione, Cantieri, Sicurezza delle Scuole, Impianti sportivi, Servizi sociali ai cittadini

(UNWEB) – ORVIETO –   – Si è svolta questa mattina presso la Sala Consiliare l’annunciata Conferenza Stampa di fine anno dell’Amministrazione Comunale di Orvieto. Presenti, oltre al Sindaco Roberta Tardani, il Vice Sindaco Mario Angelo Mazzi, gli Assessori Piergiorgio Pizzo, Gianluca Luciani (assenti giustificati da precedenti impegni Alda Coppola, Carlo Moscatelli).

Il 2022 è stato un anno di grandi occasioni centrate nel quale sono state finalmente messe a terra soluzioni reali e concrete alla gran parte delle questioni irrisolte e lasciate appese nel passato” ha esordito il Sindaco, Roberta Tardani.

Un anno che ha segnato il progressivo ritorno alla normalità dopo la pandemia ma che è stato contraddistinto dalle difficoltà legate alla situazione internazionale e ai riflessi del caro-energia che hanno impattato in maniera importante sul bilancio dell’Ente. Pur in un contesto così complicato questa Amministrazione ha tenuto la barra al centro, mantenendo i servizi e indirizzando la propria azione verso scelte di prospettiva e di sviluppo per questa città. Quando parlo di opportunità colte parlo di finanziamenti intercettati in questo anno per circa 22 milioni di euro molti dei quali provenienti dai fondi Pnrr.

La nostra azione abbraccia la città nel suo complesso partendo dai quartieri e dalle frazioni, alle quali stiamo progressivamente restituendo dignità, fino al centro storico dove vogliamo riportare servizi ed economia quotidiana per farlo tornare attrattivo anche dal punto di vista residenziale. Abbiamo ridato visibilità e credibilità a Orvieto, dalle piccole cose a quelle più grandi e strategiche, e la città sta recuperando peso nel contesto regionale in cui non subisce più passivamente le decisioni ma le indirizza. Abbiamo messo in campo progetti che hanno le gambe e non propinato idee fumose e irrealizzabili. Quando ci siamo presentati al giudizio degli orvietani dissi che quello che proponevo non era “un libro dei sogni” e se guardo a quel programma vedo che l’80% delle cose sono state realizzate. Per quanto anche a me piaccia sognare, il ruolo che ho impone di essere realisti. Non sono abituata a prendere in giro le persone e non vorrei che qualcuno scambiasse la visione con le visioni.

Si apre un anno importante, che ci auguriamo non sia più condizionato da fattori esterni, con l’obiettivo da qui alla fine della consiliatura di aprire i tanti cantieri in programma che cambieranno il volto di questa città”.

Il Sindaco ha quindi descritto le varie voci dell’azione di governo.

ORVIETO CITTÀ VIVA, IL TURISMO LA NOSTRA INDUSTRIA: RECORD AL POZZO DI SAN PATRIZIO

E’ indubbio che anche in questo ultimo anno molte delle soddisfazioni siano venute dal settore turistico. Sono ancora nitide le immagini del Capodanno in piazza Duomo che ha riportato dopo 22 anni una festa di piazza in occasione di Umbria Jazz Winter. Sono state stimate oltre 3mila persone per il concerto dei Funk Off, circa 5mila in tutto il centro storico quella sera, altrettante anche nella giornata del 1 gennaio con il concerto gospel e la messa della Pace. Segno che c’è la voglia e necessità di momenti popolari in cui la città possa abbracciare il festival e di un evento nell’evento. Nonostante la riduzione delle location anche questa volta Uj Winter ha fatto centro con numeri che in proporzione sono stati superiori a quelli degli anni scorsi. Ci sono dunque tutte le premesse per cominciare a preparare sin da ora l’edizione del 2023 con cui festeggeremo i 30 anni, a partire dall’impegno del Comune che in questi tre anni è cresciuto e si è consolidato per dare certezze al futuro di questa manifestazione.

Ma Orvieto è stata una città viva tutto l’anno grazie a un ricco calendario eventi coordinato e ragionato, concordato con tutti i soggetti interessati e promosso adeguatamente. Nelle prossime settimane sarà presentato il programma del 2023, anno delle celebrazioni dei 500 anni dalla morte di Signorelli a cui stiamo lavorando con l’Opera del Duomo e il Gal Trasimeno Orvietano. Intanto partiremo con la nuova edizione di ‘Innamorati di Orvieto’, dall’11 al 14 febbraio, che riproporrà tra le altre cose l’appuntamento con la Luna nel Pozzo di San Patrizio.

Il 2022 è stato inoltre l’anno della promozione congiunta della ‘città nascosta’ con l’installazione dei totem dedicati ai sotterranei, della carta escursionistica ‘Il territorio degli Etruschi’ che è il primo passo per cominciare a proporre ai turisti anche “l’altra Orvieto”, ed è entrato in funzione il servizio di mini bus ‘Orvieto Gran Tour’ che è molto apprezzato e gettonato.

E’ stato affidato e partirà nel 2023 il progetto ‘Orvieto Experience’, finanziato dalla Regione Umbria, che prevede itinerari esperienziali e multimediali legati all’artigianato e all’enogastronomia che costruiremo con la collaborazione degli operatori del settore. Nel 2023 lanceremo anche l’app di ‘Orvieto nel Metaverso’ che abbiamo presentato in anteprima al Ttg di Rimini. Un esperimento, una sfida di una città che guarda all’innovazione e che – per chi non lo avesse capito e ci ironizza – ha già centrato il primo obiettivo: raccontare Orvieto con i linguaggi delle nuove tecnologie, far parlare di Orvieto e presentarla a pubblici diversi da quelli tradizionali delle città d’arte.

E’ questo solo uno dei tasselli del progetto di comunicazione e promozione che, in scia con il grande lavoro fatto dalla Regione Umbria, anche quest’anno ha messo alla ribalta la città sui media nazionali e internazionali, ha pubblicizzato la città a Roma, Milano e Firenze e ha condotto a Orvieto tre produzioni cinematografiche e televisive. Un lavoro non solo di immagine ma che ha portato a risultati concreti.

Il Pozzo di San Patrizio, nel 2022 entrato nella Rete Mondiale dei Musei dell’Acqua dell’Unesco e finito anche nelle campagne di Enit e Disney, ha raggiunto il record di ingressi di sempre battendo quello stabilito nel 2019. Nel corso dell’anno appena trascorso sono stati 247.995 i visitatori, 35mila in più rispetto ai 212.653 del 2019 (+17%), il 40% in più rispetto al 2021. Il trend si conferma anche in questi primi giorni del 2023 con la città ancora piena di turisti e punte di 2.200 ingressi al pozzo nella giornata dell’Epifania. E’ il segnale che i flussi turistici siano tornati ai livelli pre pandemia e di come la città abbia superato di slancio la crisi del settore legata all’emergenza sanitaria.

Aspettando i dati definitivi delle strutture ricettive, le statistiche parziali della Regione (gennaio-ottobre) mettono Orvieto come terza destinazione dell’Umbria dopo Assisi e Perugia con il 38% di arrivi e il 49% di presenze rispetto al 2021. Le prime analisi ci dicono che sta leggermente aumentando la permanenza media anche se c’è ancora da lavorare e i nostri progetti mirano a questo obiettivo. I dati delle strutture ricettive offrono tuttavia solo uno spaccato dei flussi turistici che arrivano nella nostra città e che vanno ancora intercettati. In questo pesa la chiusura di due importanti alberghi ma la rinnovata immagine della città e la conseguente vitalità del settore è testimoniata da altrettanti importanti investimenti privati nella ristrutturazione di edifici e alberghi.

Il turismo è la nostra industria. L’apporto e la collaborazione dei privati è e sarà fondamentale per dare sempre maggiore impulso al settore nel quale questa amministrazione ha investito fortemente nella convinzione di quanto possa generare economia e far crescere nuove opportunità legate all’indotto di imprese dell’accoglienza e dell’enogastronomia.

In questa direzione vanno anche i progetti del Distretto del Cibo, ufficialmente riconosciuto nei mesi scorsi, al quale abbiamo lavorato in collaborazione con il Gal Trasimeno Orvietano, e l’accordo con Hq Village per proporre la città come luogo ideale per gli smartworkers e i nomadi digitali vedendo questo come ponte ideale tra la Orvieto da visitare e la Orvieto da vivere.

LA CULTURA CHE SCONFINA, IL TEATRO DI TUTTI E PER TUTTI

Il 2022 è stato anche l’anno della sfida della candidatura a ‘Capitale italiana della Cultura 2025’ Il prossimo 1 febbraio sapremo se saremo tra le 10 finaliste ma – come ho avuto modo di dire più volte – la città ha già vinto elaborando un progetto “Meta meraviglia la cultura che sconfina” che ha messo insieme istituzioni, associazioni e operatori culturali e che rimarrà patrimonio comune da portare avanti e sviluppare insieme a prescindere dall’esito della gara.

La cultura – lo ribadisco – è stato uno dei motori fondamentali sui quali abbiamo costruito la ripartenza. Penso alla nuova vitalità del tessuto culturale cittadino, penso alla nostra biblioteca che ha risolto i problemi di organico e che è tornata a progettare e vincere bandi importanti come quello della ‘Città che legge’, terzo in Italia, che si è aperta alla città con nuove iniziative e con un’offerta sempre più variegata. Penso inoltre al Centro studi Rodari finalmente operativo e al quale ora daremo anche una forma giuridica più snella ed efficace.

E penso naturalmente al Teatro Mancinelli, fulcro della vita culturale di questa città, finalmente tornato a essere il teatro di tutti con una proposta artistica e culturale di grande livello, per tutti i gusti e molto apprezzata. I risultati della gestione diretta da parte del Comune sono più che buoni ma l’intenzione dell’amministrazione era e resta quella di procedere a una gestione integrata con il Palazzo del Popolo e l’Ufficio turistico. Come noto il bando che avevamo presentato è uscito nel momento in cui è emerso il problema del caro bollette facendo saltare i piani economici e scoraggiando i soggetti pur interessati a partecipare. Oggi la situazione è cambiata e nei prossimi giorni inizieranno anche gli interventi per l’efficientamento energetico del teatro finanziati dal Pnrr con 320mila euro. Nel 2023 quindi bandiremo una nuova gara includendo nella gestione anche la Torre del Moro.

IL CONTENUTO PRIMA DEI CONTENITORI

Il concetto di fondo che ci ha accompagnato in questi anni è che il contenuto dovesse venire prima dei contenitori, ovvero i tanti immobili del centro storico in passato visti soltanto come spazi da riempire a seconda delle esigenze. Ora si compiono scelte decise, si risolvono questioni lasciate appese e oggi ogni immobile ha una destinazione e una missione precisa.

L’esempio lampante è l’ex ospedale di piazza Duomo. Dopo 20 anni e tre tentativi di vendita andati a vuoto, rivendichiamo di aver convinto Asl e Regione a destinare l’immobile a Casa della Comunità e ospedale di comunità investendo oltre 8 milioni di euro provenienti dal Pnrr. Nel 2023 ci sarà l’appalto integrato mettendo a disposizione della città due strutture che riporteranno economia quotidiana nel centro e soprattutto daranno risposte alle esigenze della medicina territoriale e consentiranno al Santa Maria della Stella di assolvere appieno alla funzione di emergenza-urgenza che è ribadita e potenziata dal piano sanitario regionale.

Il Cepol (Centro per le politiche sociali e della famiglia) a Orvieto scalo, finanziato dal Pnrr, per il quale è stato affidato il servizio di progettazione di fattibilità tecnica ed economica dei lavori ed entro l’anno si farà l’appalto integrato.

Il Centro studi “Città di Orvieto”, palazzo della formazione. Prima di Natale sono terminati i lavori al piano terra di Palazzo Negroni dove nei prossimi giorni comincerà l’allestimento dell’aula multimediale e del FabLab e si trasferirà l’Archivio Maoloni che avrà finalmente una sede per essere fruibile e sarà inserito in un contesto adeguato a sviluppare progetti di valorizzazione in accordo con la famiglia. A marzo contiamo di inaugurare entrambe gli spazi che saranno a disposizione della città, delle scuole e dei giovani.

A loro sarà destinato anche il Laboratorio di musica digitale e la sala prove della Scuola comunale di musica all’ex Piave per cui proprio nei giorni scorsi si è proceduto all’acquisto delle attrezzature e nelle prossime settimane inizierà l’allestimento.

Palazzo dei Sette, sede del Corteo storico. Terminato il trasferimento dell’Archivio Maoloni procederemo, in accordo con l’associazione Lea Pacini, al trasloco dei costumi del Corteo storico al Palazzo dei Sette dove sono terminate tutte le necessarie verifiche statiche e sugli impianti.

Palazzo Simoncelli, museo della ceramica. E’ stato nominato il comitato scientifico ed è stata affidata la progettazione esecutiva. Iniziati nei giorni scorsi i lavori al complesso di San Giovanni, il Palazzo del vino e dei prodotti della terra. I primi interventi riguardano gli impianti poi si procederà agli arredi. Nel frattempo bandiremo una manifestazione di interesse per la gestione.

Per quanto riguarda l’ex Piave era e resta la chiave di volta per la città, un nodo che difficilmente si può sciogliere in cinque anni di governo di cui tre contraddistinti da una pandemia e dai riflessi di una guerra. Abbiamo avuto tante proposte, alcune speculative e fantasiose, altre più concrete e fattibili ma che interessano porzioni della struttura. Valuteremo i progetti concreti, sostenibili economicamente, compatibili e coerenti con lo sviluppo della città.

NUOVA VITA PER GLI IMPIANTI SPORTIVI

In questo anno sono venuti al pettine i nodi che si trascinavano da tempo degli impianti sportivi in condizioni critiche e fatiscenti. Dopo anni di mancate manutenzioni e interventi rattoppati è ora di dare una nuova vita agli impianti cittadini.

A dicembre si sono conclusi i lavori alla piscina comunale, un intervento più lungo del previsto per i continui problemi emersi durante il percorso. Stiamo ora risolvendo una questione amministrativa relativa alla fornitura del gas che non dipende da noi ma nel frattempo stiamo procedendo all’affidamento della gestione temporanea alla Uisp che a breve potrà riaprire al pubblico la struttura. L’impianto però ha necessità di un intervento radicale ed è stata affidata la progettazione per la riqualificazione per la quale abbiamo previsto un mutuo da 900mila euro nel Piano triennale delle opere pubbliche.

Anche lo stadio “Luigi Muzi” malgrado i lavori di manutenzione straordinaria che sono stati fatti per garantire all’Orvietana la partecipazione al campionato di serie D ha bisogno di un approfondito restyling e sono previsti lavori per 500mila euro.

Nel frattempo sono in via di ultimazione i lavori per il completamento del 3° campo in terra battuta finanziati dalla Regione con 130mila euro mentre nel corso dell’anno sono stati rinnovati i campi di calcio a 5 a Canale e Orvieto scalo.

SCUOLE SOTTO LA LENTE, LUOGHI PIÙ SICURI PER I NOSTRI FIGLI

Anche sul fronte delle scuole si sono affrontati i problemi annosi sui quali non si era mai andati a fondo delle questioni. E’ il caso della scuola dell’Infanzia di Sferracavallo. In due mesi e mezzo siamo riusciti a trovare una valida alternativa per garantire le lezioni in una sede adeguata. Non abbiamo centrato il primo bando Pnrr, nel quale avevamo presentato un progetto di demolizione e ricostruzione, perché paradossalmente penalizzati nel punteggio dall’ampia offerta che c’è nella nostra città. Ora parteciperemo con un importante progetto di ristrutturazione al bando per l’edilizia scolastica annunciato dalla Regione che sarà pubblicato proprio questa settimana. Nel frattempo proseguono le verifiche sismiche su tutte le scuole di nostra proprietà, mai state fatte, che ci consentiranno di intervenire in maniera mirata per garantire luoghi sicuri ai nostri figli.

A servizio delle scuole e non solo voglio poi ricordare anche l’installazione di 4 telecamere in piazza Cahen nell’ambito del progetto “Scuole sicure”. Le telecamere vigilano sull’area del liceo artistico, sul capolinea dei mezzi di trasporto pubblico, sulla fortezza Albornoz e sulla via d’accesso all’istituto comprensivo Orvieto-Montecchio. Una importante implementazione del sistema di videsorveglianza cittadino che anche quest’anno ha fornito un determinante apporto alle forze dell’ordine nell’individuazione dei soggetti responsabili di reati.

LA CITTÀ DEI CANTIERI

Nel 2022 è proseguito il grande piano di manutenzioni iniziato da tre anni a questa parte e che coinvolge tutto il territorio comunale, dal centro alle frazioni. Abbiamo toccato zone che da lungo tempo attendevano di essere riqualificate, lo abbiamo fatto ogni anno, non con i rattoppi a ridosso delle elezioni come avveniva nel passato.

Solo nel corso di quest’anno i lavori hanno interessato via degli Ulivi a Ciconia, via Monte Terminillo, via Monte Bianco, via del Fosso e via Monte Nibbio a Orvieto scalo, via Auriga e via Plutone a Canale, via dei Vinari, via dei Lanaioli e via dei Fornaciari nell’area industriale di Bardano, La Padella, Corbara, Sugano, Strada di San Zero, parte del Salto del Livio e Piazza Cahen.

Quest’anno saranno effettuati i lavori di ripavimentazione in selciato di molte vie del centro storico e gli interventi di manutenzione straordinaria sui manti stradali toccheranno Ciconia, Canale e sulla messa in sicurezza dei versanti instabili delle strade comunali di Corbara e Osarella. Siamo in attesa di conoscere l’esito dei finanziamenti richiesti per la manutenzione dei percorsi pedonali di Ciconia (990mila euro), dei ponti e delle passerelle del territorio comunale (990mila euro) e per la riqualificazione della passerella pedonale tra viale Primo Maggio e via Monte Terminillo a Orvieto scalo (250mila euro).

Nel 2022 si sono conclusi i lavori di ampliamento del cimitero di Corbara e, a tal proposito, in questi giorni è partito il servizio cimiteriale in house attivato grazie alle 5 assunzioni di operai specializzati nell’ambito del piano che nel corso dell’ultimo anno ha portato complessivamente 24 nuove assunzioni.

Nelle scorse settimane sono arrivate inoltre le notizie del finanziamento da parte della Regione Umbria dei lavori di mitigazione del rischio idrogeologico sul Paglia nei pressi del Ponte Pertini per 2 milioni 350mila euro, e l’atteso finanziamento dei lavori di ristrutturazione della chiesa di San Lorenzo in Vineis, 1,5 milioni di euro provenienti dal Commissario straordinario alla Ricostruzione post sisma.

Riguardo alla complanare è stato realizzato il progetto definitivo che tiene conto delle indicazioni sul tracciato di Autostrade e Ferrovie dello Stato ed è stata presentata alla Regione l’istanza di assoggettabilità a Valutazione di impatto ambientale. Dopo la risposta della Regione si potrà aprire la conferenza dei servizi e successivamente procedere all’appalto integrato.

Riprenderanno a giorni i lavori alla Fortezza Albornoz per il completamento del progetto Rupe-Valle che riconsegnerà alla città la piena fruizione dei giardini. Anche la pubblica amministrazione a volte subisce la burocrazia e abbiamo dovuto attendere per un anno il via libera della Regione, arrivato nei giorni scorsi, a una variante al progetto iniziale.

AL SERVIZIO DEI CITTADINI

Voglio infine ricordare di questo 2022 anche il grande lavoro fatto sul fronte dei servizi sociali. Nei primi mesi, insieme al sempre costante e prezioso supporto della nostra Protezione civile, abbiamo gestito l’Emergenza Ucraina e l’arrivo anche nella nostra città dei profughi in fuga dalla guerra. Tra le altre cose, gli uffici hanno lavorato per erogare oltre 100mila euro di contributi per il sostegno alle utenze, Tari e buoni spesa Covid, e stanno lavorando per mettere a terra gli interventi dei progetti redatti con i Comuni di Terni e Narni finanziati dal Pnrr con 4 milioni di euro. Nel 2022 abbiamo concluso le lunghe procedure per l’impiego dei percettori di reddito di cittadinanza in lavori di manutenzione e cura della città, complessivamente 10 di cui 3 attualmente impiegati.

Nel 2022 è partita la fase operativa del progetto internazionale ‘Divaircity’ sull’abbattimento delle emissioni di Co2 che interessa Orvieto e altre quattro città europee. E’ stata appaltata la co-progettazione che inizierà in questo mese di gennaio e dal secondo semestre del 2023 potranno partire i primi interventi sull’area individuata di Orvieto scalo. A breve, inoltre, riunirò i sindaci per la nuova programmazione delle Aree Interne che va necessariamente cambiata rispetto a quella ereditata e che non ha ancora centrato gli obiettivi di contrastare lo spopolamento dei nostri territori.

Guardando al lavoro svolto e pensando da dove eravamo partiti tre anni fa mi sento di dire che Orvieto è finalmente tornata a essere una realtà in evoluzione, che coglie le opportunità e consolida e rafforza le proprie vocazioni per farne una leva di sviluppo. Il lavoro da fare è ancora lungo, sicuramente si può fare di più e meglio, io sono la prima ad essere critica ed esigente ma ritengo che la strada imboccata sia quella giusta. Siamo aperti alle critiche e alle proposte. Ciò che auspico è che si approcci alle questioni con spirito propositivo e costruttivo”.

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Le domande dei giornalisti:

D. “Rispetto alla recente approvazione in Consiglio Comunale della mozione ‘Un Progetto di ‘Città dell’arte’ per un Nuovo Rinascimento in nome di Luca Signorelli’ e del MUSEO IN ORVIETO DEI TESORI SEGRETI presso la ex caserma Piave c’è scetticismo dal parte dell’Ammistrazione?”

R. Sindaco, Roberta Tardani: “E’ una bella proposta, sicuramente un bel sogno, che va valutata attentamente e per la quale l’Amministrazione tutta ha mostrato apertura a qualsiasi verifica e ipotesi. Certamente qualche perplessità sulla sostenibilità l’abbiamo espressa ma valuteremo tutti insieme serenamente. Attueremo quello che è stato il mandato che la mozione ha affidato all’Amministrazione. D’altra parte per troppi anni Orvieto ha vissuto sull’illusione del campus universitario, sull’hotel a cinque stelle ma la città ha bisogno di certezze, concretezze e tempi di attuazione utili”.

D. “Da poco è uscito un report sul calo demografico che si lega al problema della mancanza di sviluppo economico per la città. Quali sono le leve che il Comune ha a disposizione per innestare uno sviluppo economico”

R. Sindaco, Roberta Tardani:“Infrastrutture e servizi sono elemento indispensabile per favorire l’arrivo di nuovi investimenti. Avere una zona industriale dalla parte opposta dall’uscita del casello autostradale è evidentemente un problema per questo è necessario garantire un collegamento diretto e più veloce.  Il turismo è una delle leve ed ha un indotto enorme che non è solo legato alla ricettività e alla ristorazione, ma si porta dietro il commercio, l’enogastronomia, il sistema degli immobili. Dobbiamo puntare fortemente su ciò che già c’è”.

D. “Quale tempistica per la riapertura della Piscina, per lo spostamento del Corteo Storico e per la rifunzionalizzazione del complesso di San Giovanni?”

R. Sindaco, Roberta Tardani:“Contiamo di effettuare entro marzo il trasferimento dell’archivio Maoloni dal Palazzo dei Sette per poi programmare quello del Corteo Storico all’interno di questo storico edificio. Stiamo ragionando insieme al direttore di Cittaslow su una diversa destinazione per la sede dell’associazione il quanto il Corteo Storico richiede la totalità del palazzo. La piscina comunale è pronta, l’affidamento temporaneo alla Uisp avverrà nei prossimi giorni, quindi contiamo di riaprire l’impianto entro fine mese. Per il palazzo del Gusto, dopo i lavori sugli impianti, si procederà con gli arredi ed entro metà anno dovremmo essere pronti per l’apertura. Stiamo ragionando anche per la sua gestione che implica capacità e competenze anche tecnologiche”.

D. “Un incidente mortale verificato nei giorni scorsi presso una azienda orvietana ha riportato all’attenzione la questione del potenziamento della Cardiologia dell’Ospedale con la realizzazione della struttura di emodinamica oggetto di una mozione approvata due anni fa in Consiglio Regionale, ma che non è stata inserito nella bozza del Piano Sanitario regionale. Il Sindaco ritiene che la Regione possa integrare la sua previsione in tal senso?”

R. Sindaco, Roberta Tardani:“Devo dire innanzitutto che ho trovato spiacevole legare una tragedia sul lavoro ad una polemica politica. Si la mozione era stata approvata dal Consiglio Regionale ma già allora c’era qualche perplessità sulle condizioni fattive per rendere efficace questo servizio. Perplessità che mi sono state ribadite proprio in questi giorni in quanto tale attività necessita di una serie di attrezzature e professionalità che vanno anch’esse programmate. Chiederemo certamente che sia inserita nel Piano Sanitario Regionale anche se siamo consapevoli che è un tema che necessita di approfondimenti”.

D. “Rispetto al Piano per la sicurezza e video sorveglianza a che punto è lo stato di attuazione”?

R. Assessore Gianluca Luciani (Sicurezza Urbana): “Attualmente sono coperti sia il centro storico che parte delle frazioni. Nel centro storico sono state installate 4 telecamere di videosorveglianza in piazza Cahen, 2 in piazza del Popolo, 2 lungo Corso Corso, 4 in piazza Duomo e 2 in piazza della Repubblica. Altre 4 telecamere sono installate presso i principali accessi esterni alla città. La progettazione sta andando avanti e stiamo attendendo ulteriori risorse per altri interventi sul territorio”.

D. “Quali attività si stanno mettendo in campo per far restare i giovani ad Orvieto dopo gli studi?”

R. Sindaco, Roberta Tardani: “come ho già detto le opportunità possono nascere dal potenziamento delle infrastrutture. Turismo e Cultura sono settori ovviamente che possono dare risposte a livello occupazionale. Anche dal punto di vista delle manifestazioni, l’evento Orvieto Sound Festival è stato pensato per i giovani. Io noto che c’è una grande attenzione dei giovani perle attività programmate nella nostra città, in questo senso anche il centro per la registrazione di musica nella sede della Scuola Comunale di Musica alla caserma Piave è pensata per i giovani”.

D. “Quale crono programma per la cantierizzazione dell’intervento all’altezza dei Fori di Baschi sulla strada Amerina e quali prospettive per i lavori di miglioramenti sulla strada dell’Arcone interessata da un restringimento stradale dopo un grave incidente che aveva danneggiato l’antica struttura muraria dell’arco?” 

R. Assessore ai Lavori Pubblici, Piergiorgio Pizzo: “L’intervento all’altezza dei ‘Fori di Baschi’ è in realtà la correzione dell’angolo di curvatura. Il progetto è stato rivisto dai tecnici Anas, ente che dà l’autorizzazione, pertanto la tempistica dei lavori va avanti secondo i tempi di Anas e la durata del cantiere sarà di alcuni mesi. Per la strada dell’Arcone c’è un contenzioso tra la Provincia di Terni e l’assicurazione del mezzo che provocò l’incidente. La Provincia era intervenuta in via di urgenza ma finché non si conclude il contenzioso non può mettere risorse per la progettazione del miglioramento dell’assetto stradale. Aggiungo che è in corso la progettazione per i lavori sul ponte dell’Adunata”.

R. Assessore all’Urbanistica, Mario Angelo Mazzi:“Insieme con il Sindaco entro il mese avremo il confronto avremo un incontro con il dirigente regionale dell’Anas per il ponte dell’Adunata e il ponte Sole”.

D. “Dopo il diniego del Comune alla ipotesi di realizzare interventi di edilizia residenziale pubblica presso la Piave, prospettata dall’Assessore regionale Melasecche con la relativa disponibilità di risorse economiche, tale eventualità rischia di decadere?”

R. Sindaco, Roberta Tardani:“Abbiamo manifestato alla Regione e all’Assessore Melasecche la richiesta di mantenere la stessa disponibilità finanziaria ma su altri immobili di proprietà della Regione come l’ex Inapli che è in stato di avanzato degrado. Stiamo attendendo la risposta”.

D. “Quale è lo stato dell’arte della candidatura di Orvieto a Capitale della Cultura 2025?”

R. Sindaco, Roberta Tardani: “Sono stati prorogati i termini previsti per la procedura di selezione per il conferimento del titolo di Capitale italiana della cultura relativa all’anno 2025. La selezione da parte della Giuria dei 10 progetti finalisti, tra le 15 candidature presentate, è aggiornata al 1° febbraio prossimo. Entro marzo saranno comunicate le audizioni ed entro il 5 aprile, la Giuria individuata con apposito decreto, indicherà al Ministro la candidatura ritenuta più idonea a essere insignita del titolo”. 

D. “E’ possibile che dopo il finanziamento dei lavori di consolidamento della chiesta di San Lorenzo in Vineis al Cimitero monumentale di Orvieto possa essere finanziato anche quello per la chiesa di San Francesco?”

R. Assessore ai Lavori Pubblici, Piergiorgio Pizzo:“Per San Francesco l’intento dell’Amministrazione è quello di confrontarsi con il nuovo Commissario per la ricostruzione nel cratere sismico, Castelli, per conoscere eventuali disponibilità per il progetto”.

D. “Per la riqualificazione e rifunzionalizzazione della ex sede Cramst, ci sono prospettive?”

R. Sindaco, Roberta Tardani: “L’idea è di mantenere la disponibilità della parte superiore ad attività proprie del Comune di Orvieto anche con finalità ricreative mentre la parte inferiore da destinare ad attività di ristorazione”.

D. “Riguardo alla Discarica di Orvieto. Che tipo di pressione può fare il Comune affinché si scongiurino ampliamenti? Come cambierà la tariffazione con la tariffa puntuale?”

R. Assessore al Bilancio, Piergiorgio Pizzo: “Il Comune di Orvieto applica il tributo e non la tariffa perché si stanno facendo varie valutazioni innanzitutto rispetto al problema di maggiore abbandono di rifiuti. Ci sono ad esempio problemi con i raccoglitori dei condomini e il ‘virtuosismo’ degli utenti è tutto da verificare. Sono aspetti questi da valutare attentamente prima di passare alla tariffa insieme al fatto che questo significherebbe esternalizzare al gestore questo tipo di servizio. Ad Orvieto abbiamo la raccolta spinta e il Comune controlla l’intero processo. In attesa di chiarezza è intenzione dell’Amministrazione mantenere ancora ‘in house’ questo servizio”.

R. Sindaco, Roberta Tardani:“Quando ho detto di indirizzare le scelte in Regione, mi riferivo anche al tema dell’ambiente. Abbiamo sempre contestato nel passato che venissero fatti ampliamenti su ampliamenti in assenza di una gestione dei rifiuti che chiudesse il ciclo attraverso impianti di trattamenti alternativi alle discariche. Le discariche devono rimanere residuali rispetto all’intero sistema di gestione dei rifiuti. E abbiamo detto alla Regione che ci saremmo opposti a qualsiasi ipotesi di ampliamento. Le discariche hanno sempre più un ruolo residuale ed è l’obiettivo che stiamo perseguendo con le interlocuzioni con la Regione. Questo dovrebbe essere l’anno che definirá l’ambito in cui verrà realizzato il termovalorizzatore”. 

D. “Nella Fondazione CRO, che gestisce il denaro dei cittadini orvietani, il Comune ha un suo rappresentante. Che ruolo ha avuto il Comune nella scelta di non aderire, probabilmente, all’aumento di capitale nella Cassa?”

R. Sindaco, Roberta Tardani: “Con la Regione abbiamo convocato la dirigenza dell’istituto bancario per capire se il processo di valorizzazione della banca di territorio andava nella direzione di quanto chiesto dalle istituzioni. Abbiamo avuto rassicurazioni sul mantenimento del marchio e su nuove assunzioni nell’ambito del piano industriale presentato dalla banca. Quindi il rischio è scongiurato. Quanto alla scelta della Fondazione CRO che guarda agli interessi economici-finanziari della stessa, abbiamo avuto un incontro di tutti i soci con il presidente della fondazione che ha spiegato le ragioni di alcune scelte, rassicurando che comunque il patrimonio della Fondazione consente ancora risorse tali da fare interventi sul territorio. Una corretta gestione del patrimonio consentirà le erogazioni. Ritengo che faranno la scelta più coerente”.

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