“Parlare della Regola di san
Francesco e del lavoro dei frati oggi significa sperare e
operare affinché lo stile di vita dei frati sia una bella
notizia per il mondo”: è quanto ha osservato fra Carlos Alberto
Trovarelli, ministro generale dell’Ordine dei frati minori
conventuali, nel corso di un incontro, al Cortile di Francesco,
tra i ministri generali del prim’Ordine francescano: con lui,
fra Massimo Fusarelli, Ofm, e fra Roberto Genuin, Ordine
Cappuccino, tutti successori – per le rispettive fraternità – di
san Francesco stesso.

   
Un evento definito “storico” dagli organizzatori, “che
probabilmente segnerà il dibattito francescano del prossimo
futuro”.

   
A 800 anni dalla sua approvazione, Ad Assisi è tornati a
ragionare sulla Regola di san Francesco.

   
Al dialogo hanno partecipato anche la professoressa Maria Pia
Alberzoni, che ha trattato dal punto di vista storico i temi del
lavoro e della normatività della Regola per i frati, ed il poeta
Davide Rondoni. Il custode del Sacro convento di Assisi, fra
Marco Moroni, OfmConv, ha moderato l’incontro.

   
“Non si possono avere pretese di possesso sugli altri – ha
aggiunto fra Carlos Trovarelli – quando si parla di fraternità,
piuttosto siamo chiamati a sviluppare un’umanità squisita,
tenera e delicata, che sa cogliere il mistero di ogni vita: è
l’umanizzazione totale nei rapporti tra esseri umani, che sono
uomini e donne”.

   
La terza e ultima giornata di incontri del Cortile si è
aperta con l’esperienza guidata alle vele giottesche della
chiesa inferiore nella Basilica di San Francesco, seguita da un
dialogo sul tema delle regole nel mondo dell’intelligenza
artificiale, guidato dal giornalista Mino Lorusso e a cui hanno
preso parte Alessio Jacona, Gabriele Giacomini e don Alessandro
Picchiarelli.

   

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