Per ministro “problema non sono finanziamenti e i soldi”


(ANSA) – NOCERA UMBRA (PERUGIA), 13 SET – “Dobbiamo
attrezzarci con strumenti nuovi. Oggi il problema non sono i
finanziamenti e non sono i soldi ma dobbiamo fare sistema tra
imprenditori coraggiosi e istituzioni, Stato, Regione, Comune e
così agganciamo il cambiamento e intercettiamo nuovi percorsi”:
ad affermarlo è stato il ministro per lo Sviluppo economico,
Giancarlo Giorgetti, a Nocera Umbra dove ha partecipato alla
presentazione del progetto di rilancio e reindustrializzazione
dell’area della ex Merloni. Presenti anche la presidente della
Regione Umbria, Donatella Tesei e l’assessore regionale allo
Sviluppo economico, Michele Fioroni.
   
“Ci vogliono idee, progetti, coraggio – ha detto Giorgetti -,
per avventurarsi in quelli che sono i settori del futuro. Credo
che qui ci sia la volontà in un sistema tra Comuni, Regione e
imprenditoria locale, per cercare di porre le basi per una
crescita duratura e solida senza vendere illusioni”.
   
Il ministro ha ricordato che quella che riguarda i lavoratori
della ex Merloni “è la stessa situazione di tanti tavoli di
crisi sparsi per il Paese, su cui stiamo ragionando anche su che
tipo di ammortizzatori sociali poter continuare a garantire
aldilà di quelle che erano norme create e nate in situazioni ben
diverse rispetto a quelle attuali”. “L’importante è lavorare in
termini positivi per ricreare possibilità di lavoro – ha
concluso Giorgetti -, perché evidentemente non credo che né i
lavoratori né tanto meno tutti noi possiamo pensare di creare un
sistema di assistenza all’infinito. Occorre concentrarsi sulla
creazione di nuove attività e nuovi posti di lavoro e io credo
che qui ci siano le condizioni affinché questi isolati capannoni
possano riprendere nuova vita, sicuramente non per fare quello
che facevano prima ma per entrare in quelle che saranno le
industrie del futuro. E’ un dovere nei confronti di tutti i
lavoratori che da tanti anni aspettano delle risposte di cui
probabilmente il Governo è stato in passato colpevolmente
protagonista”. (ANSA).
   

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