Francesca Orsini Federici al vertice della Confindustria della Media Valle del Tevere. Sarà lei, la responsabile delle risorse umane del Gruppo Angelatoni, a raccogliere l’eredità di Gianni Meneghini, che lascia così alla 53enne la guida dell’associazione datoriale.

Orsini Federici al vertice di Confindustria Al suo fianco ci sarà il vice Giorgio Comodi dell’Emu Group così come deciso dall’assemblea degli industriali che si è riunita a Marsciano, dove è stato ricomposto anche il consiglio direttivo. Nell’organismo siedono Federica Angelantoni, Eleonora Angelelli, Ilaria Baccarelli, Andrea Coletti, Amanzio Granieri, Vladimiro Margutti, Gianni Meneghini e Alessandro Viola. «Abbiamo davanti a noi mesi con prospettive ancora incerte, ma sicuramente molto difficili. Mai come in questo momento è necessaria l’affermazione dell’impresa quale motore della crescita economica, sociale e civile del nostro Paese e del nostro territorio in particolare» ha detto Orsini Federici subito dopo aver incassato la fiducia della categoria fino al 2022, aggiungendo che «spetta a noi far emergere quegli obiettivi e quelle iniziative economiche, finanziarie, scientifiche, politiche e culturali che riteniamo necessario implementare per garantire lo sviluppo delle nostre imprese e, di conseguenza, la crescita del nostro territorio. Tutto ciò anche grazie al contributo delle persone che nelle nostre aziende lavorano».

Alunni: «Serve intraprendenza» Ad assistere ai lavori dell’assemblea di Confindustria anche il presidente regionale Antonio Alunni, il sindaco di Marsciano Francesca Mele e il collega di Todi Antonino Ruggiano, che hanno ascoltato le parole del presidente uscente Meneghini, che ha evidenziato come nella Media Valle del Tevere la categoria abbia «dovere etico di crescere e assorbire la disoccupazione che, purtroppo, si è creata negli anni. Dobbiamo investire e diversificare, ampliando offerta e mercato, approfittando dello sviluppo tecnologico e delle risorse a disposizione». E sul «valore dell’intraprendenza» ha calcato la mano il presidente Alunni, ricordando che tra Marsciano e Todi  «ci sono realtà che con la loro storia di impresa rappresentano un bel pezzo dell’Umbria e dell’Italia, ma ci sono anche imprese più giovani che si stanno cimentando in questo straordinario mestiere. Oggi viviamo un momento complicato ed è proprio nelle difficoltà che le nostre aziende dimostrano la propria tenacia e la capacità di confrontarsi sul mercato ed avere una visione».



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