La giunta regionale, su proposta dell’assessore Enrico Melasecche, ha approvato un finanziamento di 2 milioni di euro destinato all’ultimo tratto mancante della ciclovia del Nera, abbinata al relativo percorso trekking, che va a collegare Terni al Parco della Cascata e del Lago di Piediluco. “Si tratta di un’opera estremamente complessa e dalla gestione articolata – ha affermato l’assessore Melasecche – che da circa quattro anni non riusciva a vedere la luce a causa dei finanziamenti del tutto inadeguati e di un progetto difficile da realizzare in luoghi impervi. Nel III secolo a.C. il console romano Curio Dentato realizzò un’opera idraulica per l’epoca colossale. Oggi il fiume Nera da sotto l’imponente salto d’acqua del fiume Velino, celebrato da Byron e Goethe, scorre ad un livello molto più basso del piano di campagna, stretto in molti punti fra la SS 209 Valnerina e la collina. Il Comune di Terni – ricorda l’assessore – da circa tre anni aveva in animo di realizzare il percorso trekking con un finanziamento di circa 400 mila euro, del tutto insufficienti fra espropri ed opere relative, per giungere alla località intermedia di Cervara. La Regione nella passata legislatura aveva finanziato, ultimo fra tutti, con 1 milione, la ciclabile quando il relativo costo era di gran lunga superiore. Mancava un progetto coordinato fra le due opere, anche per razionalizzare gli espropri, resi difficili dalla polverizzazione delle proprietà, oltre alla gran parte dei finanziamenti del tutto insufficienti per un progetto dal costo notevolmente superiore. Da rilevare – sottolinea Melasecche – che il trekking completa il tratto mancante della Via di Francesco, il cammino più famoso dell’Umbria che unisce Assisi a Greccio, nella Sabina, dove il santo realizzò il primo presepe.
Come ciclovia del Nera – ha spiegato l’assessore Melasecche – si va a completare il percorso che ha visto la recente inaugurazione del tratto S. Anatolia di Narco-Cascata e quello ancora in fase di progettazione fra Terni e Narni fino alle Gole del Nera, che poi prosegue fino ad Otricoli ed Orte verso la Capitale. Il coordinamento dell’Assessorato regionale alle infrastrutture, in perfetta collaborazione con il Comune di Terni ed il Consorzio Tevere-Nera che sarà il soggetto attuatore, e in sintonia con l’ANAS che si farà carico di gran parte delle opere della sicurezza nei tratti che costeggiano la statale, consente oggi finalmente di chiudere una gestazione complessa di una delle opere più attese nel panorama dei percorsi naturalistici dell’Umbria, considerato che andrà a collegare l’area dello Stàino, prevista nel DUP del Comune come la porta urbana verso la Cascata, su cui il Comune deve riprogettare la riqualificazione della intera area. E’ in atto insomma – ricorda Melasecche – una seconda rivoluzione, dopo quella di venti anni fa che, con grande lungimiranza, realizzò la Giunta Ciaurro, chiudendo l’area della Cascata, prima abbandonata a se stessa, valorizzando quei luoghi anche grazie agli introiti della bigliettazione, creando posti di lavoro ed un indotto rilevante. Rappresenta sicuramente un caso nazionale di studio per il successo che ha avuto. Completata infatti la superstrada Terni-Rieti sono in corso i lavori per lo svincolo di Piediluco che, in alternativa all’A1, collegherà tramite la Salaria, direttamente Roma con l’Umbria nel suo confine più a sud. Parte più ampia del progetto sono i lavori, seguiti dal settore Opere pubbliche della Regione, per il potenziamento del Centro D’Aloja a Piediluco, che potrà diventare così sede per gare internazionali della Federazione Italiana Canottaggio. Completerà il tutto, riprendendo il vecchio progetto proposto venti anni fa dal Comune alla Regione, la realizzazione di un ascensore di cristallo e inox, prodotto dalle acciaierie, per collegare dal basso all’alto Piazzale Byron con i Campacci risalendo in battelli elettrici la Cava Curiana e il Canale Drizzagno per portare i turisti lungo un percorso affascinante integrando l’area della Cascata con quella del sovrastante Lago di Piediluco in un unicum naturalistico di rara attrattività. Per gli appassionati degli sport più impegnativi sarà possibile praticare oltre al rafting anche una zipline nel parco-avventure in progettazione. Voglio ringraziare – ha concluso l’assessore Melasecche – tutti coloro che hanno partecipato alla costruzione di questo progetto che caratterizza un po’ il nuovo corso della Regione, aperta a tutte le possibili collaborazioni grazie ad investimenti pubblici e privati e la Presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, che ha assicurato la sua presenza al taglio del nastro quando sarà possibile percorrere i 5 km circa da Terni alla Cascata”.