Ha riguardato il ministro della
Difesa Guido Crosetto ma anche numerosi altri personaggi
l’attività di dossieraggio attraverso banche dati della procura
nazionale antimafia al centro dell’indagine della procura di
Perugia. Gli accertamenti sono quindi mirati ora a stabilire da
chi e per quali motivi siano state utilizzate le informazioni.

   
Se per scopi giornalistici o altro.

   
I magistrati perugini guidati da Raffaele Cantone hanno
lavorato in questi mesi nel massimo riserbo. Dagli ambienti
giudiziari filtra ora rammarico per le notizie finite sui mezzi
d’informazione che rischierebbero – secondo quanto si apprende –
di danneggiare l’indagine.

   

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Ansa Umbria

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