Che ironia della sorte! Solo pochi mesi fa, Stefano Bandecchi tuonava con dichiarazioni roboanti sulle sue ambizioni politiche in Umbria. Oggi lo ritroviamo a dispensare baciamani alla governatrice Tesei, in quello che è diventato il momento social più virale della campagna elettorale umbra.

L’uomo che prometteva di ribaltare gli equilibri politici regionali ora fa parlare di sé per un gesto d’altri tempi che ha diviso il web: tra chi lo esalta come gesto di raffinata galanteria e chi lo interpreta come simbolico “baciare l’anello” al potere costituito.

Ma Bandecchi, da abile stratega della comunicazione quale è, ha trasformato anche questa apparente contraddizione in un’occasione di visibilità. Il suo ingresso nella coalizione di centrodestra, suggellato da quel teatrale baciamano, ha catalizzato l’attenzione mediatica proprio come i suoi precedenti annunci dirompenti.

La morale? Nel teatro della politica umbra, Bandecchi conferma il suo ruolo di maestro del colpo di scena: che sia da “protagonista solitario” o da “cavalier servente”, l’importante è restare sotto i riflettori. E in questo, bisogna ammetterlo, ci riesce sempre magistralmente.

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