All’appuntamento elettorale del 25 settembre i cittadini dovranno scegliere tra diverse decine di partiti. Tra questi, ce ne sono alcuni molto particolari, sia per il simbolo scelto che per le loro dichiarazioni politiche. Dal D.A.I.N.O. al Sacro romano Impero cattolico e pacifista, eccone alcuni davvero insoliti.
Nella seconda metà di agosto le forze politiche intenzionate a correre alle elezioni politiche del 25 settembre hanno depositato 101 contrassegni al ministero dell’Interno. Non tutti sono stati accettati. A seguito di un’attività istruttoria del Viminale, 14 sono stati esclusi mentre per altri 17 sono state chieste integrazioni nella documentazione presentata.
Osservando con attenzione la corposa lista di contrassegni presentati, sicuramente salta all’occhio l’estro creativo, tutto italiano, di alcuni candidati. Così, tra i più “canonici” Partito democratico, Forza Italia e Movimento 5 Stelle, sono comparsi il Partito della Follia, il Movimento Poeti d’Azione o il Sacro Romano Impero cattolico e pacifista. Ma non solo. Ecco quali simboli hanno scelto queste formazioni e cosa propongono agli elettori.
D.A.I.N.O., Difesa animalista indipendente nazionale organizzata
“In psicologia il termine resilienza indica la capacità di trasformare la crisi in opportunità. Noi di D.A.I.N.O., abbiamo deciso di cogliere questa opportunità, che ormai è una necessità, se non una vera e propria emergenza, e lavorare per gli animali e l’ambiente, stanchi di vane promesse e di istituzioni incapaci e latitanti. Dopo quasi 20 anni di lavoro sul campo a favore degli animali randagi, ne abbiamo viste e sentite di ogni”.
Si presenta così, in un post sulla pagina Facebook ufficiale, il partito D.A.I.N.O., acronimo di Difesa animalista indipendente nazionale organizzata. Nel simbolo della neo formazione politica, che promette impegno contro la violenza sugli animali, il randagismo e la vivisezione, si vede la silhouette di un daino che si staglia contro una luna piena. “Siamo quella parte dell’Italia che si è stufata di vane promesse, di vedere quotidianamente animali morire, soprattutto per mano umana”, si legge ancora sul profilo Facebook del partito che si dice composto da “animalisti veri“. “Siamo quella parte dell’Italia che raccoglie i vostri abbandoni, perché la vacanza è irrinunciabile, perché il vostro compagno o compagna non vuole animali, oppure perché siete incinta, o perché ormai il cane è vecchio e non serve più, oppure è una eredità non gradita. Noi siamo quelli che in un sabato estivo non stiamo in pizzeria con gli amici, ma a recuperare gattini vicino ad una stazione ferroviaria“.
Free, contro l’oppressione dei poteri pubblici
Un omino stilizzato di colore bianco calcia una testa di Pinocchio rossa, tutto su fondo nero: questo il simbolo dell’Associazione Free, tra gli originali contrassegni presentati per le elezioni politiche del 25 settembre. Ideata dall’ex vicesindaco leghista di Guastalla Marco Lusetti per “resistere all’oppressione quando i poteri pubblici violino le libertà fondamentali ed i diritti garantiti dalla Costituzione della Repubblica Italiana e mettersi a disposizione dei cittadini, al fine di difenderli dalla politica, dallo Stato e dalla Magistratura“, l’associazione dovrebbe strutturarsi in una rete di Comitati Civici, punti di ascolto, confronto e raccolta istanze per i cittadini; luoghi aperti a tutti, dove non serviranno tessere per partecipare alle riunioni e portare dei contributi propositivi”. Insieme alla difesa della Costituzione e della libertà dei cittadini, tra gli obiettivi della neonata formazione ci sono anche la “denuncia del regime e dei suoi complici” e la “lotta per una società ECO-Sostenibile“.
Il Partito della Follia (creativa)
“Per l’ispirazione parto dal postulato di Steve Jobs: Stay hungry, stay foolish, “Siate affamati, siate folli”, laddove la follia rappresenta il coraggio di superare i limiti di una società stereotipata, massificata, omologata“. In un’intervista a Radio radicale, l’emittente di un partito in cui in passato ha anche militato, Cirillo Follia racconta così il suo Partito della follia “creativa”. Nel simbolo, tra i 101 presentati il 14 agosto al Viminale, una caricatura dello stesso Follia (che gode anche della nomea di Dr. Seduction) abbraccia una sirena e sopra alla “i” della parola “Follia” c’è un cuore rosa. Tra i principali obiettivi del partito, la difesa dei diritti e della libertà di espressione delle persone, mentre una delle iniziative della campagna elettorale, già proposta in passato dal fondatore del partito, sarà la distribuzione gratuita di preservativi. “Perché costano troppo e i giovani non li comprano, ma proteggono da tante malattie”, spiega Follia.
Movimento Poeti d’Azione
Una spada e una penna, la bandiera italiana e il nome del fondatore, lo scrittore, attore e regista Alessandro D’Agostini. Così si è presentato alle politiche 2022 il Movimento Poeti d’Azione, istituito nel 1994 ma alla sua prima esperienza elettorale. Votato alla promozione dell’arte, degli artisti, della cultura e delle tematiche “di natura spirituale completamente assenti nella compagine politica italiana”, si ispira ai movimento d’avanguardia del ‘900. Chi c’è dietro fa sapere di credere “che i poeti e gli artisti possano mettersi alla guida di un popolo come nella storia ci si sono messi conquistatori, re, rivoluzionari. Sarebbe la rivincita di una oppressione millenaria. La liberazione definitiva dell’uomo prigioniero nel mondo perché prigioniero di se stesso”.
Rivoluzione sanitaria
“Cari amici, ho deciso di scendere in Politica!!!” Con queste parole scritte su Facebook Adriano Panzironi ha annunciato di voler scendere in politica lo scorso 5 agosto. L’imprenditore – che ha ideato Life120, un regime alimentare ritenuto inefficace e dannoso in quanto non basato su criteri e studi scientifici, ed è stato condannato dal Tar al pagamento di una multa di oltre 250 mila euro – si candida col suo partito: Rivoluzione sanitaria.
L’obiettivo principale, come dice il nome stesso, è il sovvertimento dell’attuale sistema sanitario. “Sono quasi 10 anni che combatto contro la Medicina dogmatica, e nonostante sia riuscito a far diventare centinaia di migliaia di persone consapevoli della loro salute, mi rendo conto che nulla è cambiato nella gestione sanitaria“, dice Panzironi, aggiungendo: “La mia illusione di riuscire a cambiare la Medicina partendo dal basso, ovvero dai pazienti-cittadini, si è infranta contro il muro di gomma dell’industria del malato che evidentemente non ha nessun interesse al cambiamento”. E ancora: “Vogliamo andare in Parlamento per decapitare l’attuale direzione sanitaria e non ci faremo ammorbidire dalle sirene della politica”. Le intenzioni sono chiare anche nel simbolo, dove compare una ghigliottina.
Sacro Romano Impero cattolico e pacifista
Tra i partiti che si potranno sostenere alle prossime elezioni c’è anche Sacro Romano Impero cattolico e pacifista, fondato dall’avvocatessa Mirella Cece nel 1987 (i simboli sono stati depositati per la prima volta nel 1999). Cece si presenta come “una delle più vecchie politiche” per la sua lunga carriera prima nella Democrazia cristiana, poi nel Partito liberale, e in un’intervista a Radio Radicale ha definito la sua formazione un “gruppo monarchico, costituzionale, ministeriale e istituzionale“. Secondo l’avvocatessa, “i partiti devono essere solo delle associazioni private per portare idee. I ministeri devono funzionare con persone competenti” e bisogna bloccare la guerra. “Ma non per modo di dire, seriamente. La vita è di Nostro Signore che ci ha creati, e nessuno si può permettere di togliere la vita a nessun altro. E questo è un fatto sacro e inviolabile. I nostri politici parlano di pace e poi mandano le armi. Ma la pace significa abbracciarsi e reciprocamente perdonarsi. Questo è lapidario, non ci sono discussioni o vie di mezzo”. Nel simbolo, c’è anche una croce a cui sono appesi i piatti di una bilancia.