(Acs) Perugia, 28 gennaio 2021 – “Ho accolto positivamente la nota del presidente dell’Assemblea legislativa, Marco Squarta, ( https://urly.it/39axw ) nella quale si chiede alla Giunta regionale di finanziare il trasporto da e verso il Centro Speranza di Fratta Todina”, così il consigliere regionale Valerio Mancini (Lega) che definisce “necessario e non più rinviabile che la Giunta trovi risorse nei bilanci della Regione da destinare a questo scopo”.
“Nella seduta consiliare dello scorso 28 dicembre – ricorda Mancini – ho presentato, insieme al capogruppo della Lega, Stefano Pastorelli e ai colleghi Paola Fioroni, Daniele Nicchi ed Eugenio Rondini, un emendamento al DEFR 2021/2023 della Regione Umbria nel quale abbiamo chiesto alla Giunta un impegno a sostenere il trasporto sociale a rilevanza sanitaria, con particolare riferimento a quello operante su più comuni, tra cui il Centro Speranza di Fratta Todina”.
“Sin dalla passata legislatura – continua Mancini – ho attenzionato la situazione del Centro Speranza promuovendo anche audizioni in Commissione e ho sempre appoggiato le battaglie di buon senso dei Sindaci della Zona Sociale 4, che chiedevano sussidi da parte della Regione per provvedere alle spese di trasporto, così come accadeva fino al 2012. Lo scorso anno – aggiunge – sono stato promotore di una riunione congiunta della Seconda e della Terza commissione a Marsciano, durante la quale abbiamo ascoltato le esigenze dei genitori degli utenti del Centro Speranza e degli Amministratori locali. In quella occasione abbiamo anche visitato la struttura, cosa che ho personalmente ripetuto qualche giorno dopo, insieme al Direttore regionale alla Sanità, Claudio Dario”.
Mancini esprime il suo “ringraziamento al sindaco di Marsciano, capofila della Zona Sociale 4, Francesca Mele, e all’assessore comunale alla Sanità, Manuela Taglia, per l’impegno e l’attenzione che sin dall’inizio del loro mandato hanno manifestato nei confronti del Centro Speranza. Ora – conclude Mancini – l’intervento della Regione a sostegno degli amministratori e delle famiglie degli utenti che frequentano la struttura non è più rimandabile”. RED/as