La storia del primo presepe,
realizzato da San Francesco a Greccio nel 1223, si snoda e
prende vita per le strade del centro storico di Assisi,
attraverso spettacolari illuminazioni scenografiche e
architetturali, proiettate sulle facciate di chiese e monumenti.

   
Le immagini traggono ispirazione da testi francescani e sono il
risultato del connubio tra elementi presenti in dipinti di
Giotto e tratti grafici generati dall’intelligenza artificiale.

   
Tutto con l’utilizzo di luci led, a basso impatto energetico e
con un progetto di sostenibilità ambientale.

   
Le proiezioni luminose – promosse dal Comune di Assisi e
realizzate da Enel X – sono state accese l’8 dicembre
nell’ambito di “Natale ad Assisi. Città Presepe”, manifestazione
con oltre 250 eventi fino al 7 gennaio 2024, nel segno degli 800
anni del primo presepe francescano. Come otto secoli fa, quando,
seguendo Francesco, gli abitanti di Greccio vissero l’esperienza
e la suggestione della natività, così oggi ad Assisi i
visitatori possono immergersi nel racconto di quel gesto che ha
segnato la storia dell’umanità. Le immagini luminose ricreano
l’ambiente della valle reatina al tempo di San Francesco, in un
itinerario molto suggestivo che interessa cinque siti e si fonde
perfettamente con la luce calda delle luminarie che addobbano il
centro storico della città.

   
Il percorso parte dalla Basilica di Santa Chiara, dove è
raffigurata la scena in cui Francesco, spinto dal desiderio di
celebrare la nascita del bambino Gesù, chiede e ottiene il
permesso del Papa di poter realizzare a Greccio, così simile a
Betlemme, il ricordo della natività. L’itinerario conduce in
piazza del Comune, alla cattedrale di San Rufino, all’Abbazia di
San Pietro. La tappa finale del percorso di illuminazione è la
Basilica superiore di San Francesco, dove lo spettatore è atteso
dal blu profondo di un cielo stellato, mentre una stella cometa
si anima e invita tutti a visitare il presepe allestito nella
piazza Inferiore.

   

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Ansa Umbria

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