“La prima cura è la
vicinanza, ce lo ricorda Papa Francesco per la Giornata mondiale
del malato, messaggio che facciamo nostro concretizzandolo nella
Casa di Santa Rita, baluardo contro la solitudine dei malati,
quelli che all’ospedale di Cascia affrontano lunghe cure lontani
dagli affetti”: così suor Maria Rosa Bernardinis, madre priora
del monastero Santa Rita da Cascia e presidente della omonima
Fondazione, annuncia il proseguo dei lavori che porteranno alla
realizzazione dell’alloggio che sarà messo a disposizione dei
familiari dei pazienti. “Dopo l’avvio a settembre 2022 e
nonostante alcuni rallentamenti burocratici, abbiamo compiuto il
passo decisivo con l’installazione della scala d’ingresso, che
ci permetterà presto di dare vita a una roccaforte dei legami
umani dove accogliere le famiglie dei malati, perché solo nella
condivisione la sofferenza si trasforma in cammino collettivo di
speranza e guarigione”, ha spiegato la religiosa.


   
“Il nostro progetto, sostenuto dalla generosità di molte
persone – ha detto ancora l’agostiniana – nasce come risposta a
un bisogno condiviso dalle famiglie e dai malati, soprattutto
quanti non hanno possibilità economiche per restare uniti
durante le cure a Cascia, lontani da casa”.


   
Nella Casa di Santa Rita saranno realizzate sette camere con
bagno privato, una sala da pranzo comune con angolo cottura, una
lavanderia e un ripostiglio.


   

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Ansa Umbria

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