Il Consiglio comunale, su proposta della Giunta, ha approvato con 20 voti a favore (maggioranza) ed 8 contrari (opposizione) le tariffe della tassa sui rifiuti (TARI) per l’anno 2022. Come avviene da alcuni anni, le tariffe sono determinate sulla base del piano finanziario del servizio integrato di gestione dei rifiuti (PEF), la cui approvazione compete per legge all’AURI (Autorità Umbra per Rifiuti e Idrico).

Il Piano per la gestione dei rifiuti licenziato lo scorso 20/05/2022dall’AURI, organismo di cui il Comune di Perugia fa parte insieme a tutti gli altri comuni dell’Umbria, evidenzia una riduzione complessiva del costo del servizio di gestione riconosciuto per l’anno 2022 di oltre 500.000 euro, rispetto a quello dell’anno 2021.

L’ammontare complessivo dei costi del PEF, pari ad € 48.921.982, per l’anno 2022, non incide integralmente sulle tariffe della TARI, in quanto una quota di essi è coperta dal recupero dell’evasione tributaria (per € 1.500.000), dai contributi ministeriali per il servizio presso le scuole statali e da risorse che il Comune ha specificatamente destinato alla copertura dei predetti costi, in conformità con le vigenti normative, per oltre € 900.000.

Le tariffe TARI, a partire dalla costituzione dell’AURI e sulla base delle regole stabilite da ARERA (Autorità di regolazione per energia, reti e ambienti) prevedono una nuova modalità di calcolo della tariffa stessa che per il 2022 ha visto un incremento della quota dei costi variabili e una riduzione della percentuale dei costi fissi. Questa variazione è dovuta alla puntuale applicazione della Autorità di regolazione del settore (ARERA).

Conseguentemente, il totale dei costi del PEF per il Comune di Perugia, che incide sulle tariffe della TARI, ammonta ad € 46.393.000 circa, in riduzione del 1,12% rispetto al dato del 2021 (anno in cui parte dei costi del PEF era peraltro finanziata dai fondi statali COVID).

A livello complessivo, quindi, il carico tariffario sulle utenze domestiche si abbassa e si registrano riduzioni per circa il 60% degli utenti.

Ad esempio, un’abitazione con autorimessa per complessivi 125 mq, con 3 occupanti, pagherà rispetto al 2021 oltre il 4% in meno.

I nuclei familiari in condizioni di disagio economico-sociale potranno beneficiare anche nel 2022 delle specifiche riduzioni, previste ormai da numerosi anni, finanziate con appositi fondi di bilancio. Analoga conferma per le riduzioni in favore delle utenze collocate nelle zone soggette al disagio ambientale. Restano fermi anche gli abbattimenti per il conferimento dei rifiuti differenziati presso i centri di raccolta comunali.

Per le utenze non domestiche, la diversa articolazione dei costi fissi e variabili agevola quelle con una minore potenzialità di produzione di rifiuti. Al fine di ridurre il più possibile gli effetti del carico tributario, tuttavia, il Comune, consapevole del perdurare delle difficoltà per alcune categorie, collegato alla pandemia COVID, ha previsto riduzioni per circa € 300.000,00 (utilizzando i fondi statali COVID non utilizzati lo scorso anno), stabilendo un abbattimento della tariffa del 5% (applicato senza necessità di specifica richiesta da parte dell’utente) in favore delle seguenti categorie (utenti interessati: circa 2099):

 Categoria tariffaria  
Musei, biblioteche, scuole, associazioni, luoghi di culto
Cinematografi e teatri
Campeggi, impianti sportivi
Alberghi con ristorante
Alberghi senza ristorante
Negozi abbigliamento, calzature, libreria, cartoleria, ferramenta e altri beni durevoli
Edicola, tabaccaio, plurilicenze
Negozi particolari quali filatelia, tende e tessuti, tappeti, cappelli e ombrelli, antiquariato
Banchi di mercato beni durevoli
Attività artigianali tipo botteghe: parrucchiere, barbiere, estetista
Ristoranti, trattorie, osterie, pizzerie, pub
Mense, birrerie, amburgherie
Bar, caffè, pasticceria
Discoteche, night club

Il risultato finale per le utenze non domestiche è un aumento medio dell’1%; in ogni caso, per molte utenze, anche grazie all’agevolazione COVID, si registra una riduzione o l’invarianza del prelievo.

Il prelievo complessivo, in cifra assoluta, si riduce rispetto al 2021 del 1,12%.

L’impatto complessivo delle tariffe per tutte le utenze domestiche e non domestiche per l’anno 2022 registra, pertanto, una riduzione per il 53% circa degli utenti.

La maggioranza ha espresso soddisfazione per una delibera dalla quale si evince una riduzione rispetto al 2021, nell’ordine dei circa 500mila euro, del costo del servizio. E’ stato evidenziato, altresì, come con l’applicazione del nuovo metodo tariffario, voluto da Arera, si sia determinata una crescita dell’incidenza della parte variabile (legata al numero dei componenti del nucleo familiare) a fronte di una riduzione della parte fissa (legata ai metri quadri dell’immobile di riferimento). Ciò risponde ad un preciso principio, ossia che chi produce una quantità maggiore di rifiuti, deve pagare di più; in sostanza un concetto che va in direzione dell’applicazione della tariffa puntuale. Altre note positive, contenute nella delibera, secondo la maggioranza sono rappresentate dalla conferma delle agevolazioni in favore delle attività economiche penalizzate dalle restrizioni covid, dalle riduzioni per i rifiuti avviati a riciclo e conferiti presso i centri di raccolta, nonché, infine, le riduzioni legate al disagio ambientale per i residenti nelle aree vicine agli impianti.

L’opposizione, invece, ha confermato il suo voto contrario sull’atto ritenendo che lo stesso non aiuterà le utenze perugine, soprattutto quelle non domestiche, per le quali si registreranno aumenti in nove casi su 10. Aumenti che sarà possibile calmierare solo grazie ai fondi emergenziali varati dal Governo nazionale. Per l’opposizione, quindi, la pratica conferma un trend avviato da tempo, di costante aumento delle tariffe con conseguente progressiva scalfitura del potere d’acquisto dei cittadini. Per la minoranza, peraltro, non si può parlare minimamente di applicazione della tariffa puntuale, perché manca in assoluto la proporzione tra i rifiuti prodotti e la tariffa applicata, nonché la certezza del quantum dovuto.

Non condividendo, peraltro, la relazione di giunta né quella di maggioranza, l’opposizione ha preannunciato un voto negativo visto che l’atto non agevolerà i cittadini.

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