L’Assemblea legislativa dell’Umbria, riunita questa mattina a Palazzo Cesaroni, ha discusso l’interrogazione a risposta immediata presentata dal consigliere regionale Michele Bettarelli (Pd) e relativa agli “Intendimenti della Giunta regionale circa la revisione tariffaria ed il contributo straordinario Covid-19 per le rsa e le residenze per anziani”.
Illustrando l’atto in Aula, Bettarelli ha spiegato che “da quando è stata presentata l’interrogazione è passato molto tempo e negli ultimi giorni la Giunta ha approvato una delibera che prevede un adeguamento delle tariffe. Ci sono state molte iniziative, segnalazioni perentorie e minacce di dimissioni. La delibera di Giunta rivede queste tariffe, ora quindi chiediamo di essere aggiornati su quanto previsto, sullo schema di accordo e sui successivi atti, come la classificazione delle strutture, per capire quali sono stati i passaggi intercorsi con Comuni e strutture per quanto concerne le tariffe che non sono coperte al 100% ma richiedono la compartecipazione da parte delle amministrazioni comunali”.
L’assessore Luca Coletto ha risposto che “la Giunta, nel dicembre 2020, ha predisposto una nuova Commissione per la classificazione dei requisiti aggiuntivi delle strutture residenziali e semiresidenziali, per post acuti e non autosufficienti. La Commissione ha prodotto un primo disciplinare tecnico. A gennaio 2022 c’è stata una prima partecipazione con gli stakeholders che ha visto emergere alcune proposte. Nel marzo 2022 è stata adottata la proposta di regolamento regionale sulla disciplina dei requisiti aggiuntivi e classificazione delle strutture extraospedaliere. La proposta è stata trasmessa alla Terza commissione dell’Assemblea legislativa. Parallelamente la Giunta ha stabilito criteri e modalità di assegnazione di 2,7 milioni di euro messi a disposizione dal Governo per le attività sociosanitarie colpite dall’emergenza Covid e ha deciso di destinare queste risorse alle strutture di assistenza sanitaria extra ospedaliera. È in corso di pubblicazione l’avviso con cui le due aziende Usl provvederanno all’assegnazione di quei fondi. Le due aziende Usl hanno provveduto al riparto di un fondo da 545mila euro per le spese sostenute nel 2021 per l’acquisto dei dispositivi personali di protezione medicali nelle strutture residenziali. La determinazione delle nuove tariffe potrà essere approvata in seguito alla ratifica del regolamento da parte della Terza commissione.
I ristori stanziati coprono solo in parte le maggiori spese sostenute dalle strutture in seguito all’emergenza Covid. Le strutture sul territorio hanno erogato le prestazioni rivolte alla popolazione anziana, pazienti che altrimenti sarebbero finiti nei Pronto soccorso e negli ospedali. Nelle more dell’entrata in vigore delle nuove tariffe sono state individuate soluzioni transitorie per garantire la sostenibilità attraverso uno schema di accordo-ponte per adeguare le tariffe in base all’indice Istat: l’accordo sta per essere firmato dalle parti. L’adeguamento delle tariffe decorrerà dal primo aprile 2022. Dal primo gennaio 2023 entreranno a regime le nuove tariffe. I Comuni sono stati coinvolti ma l’Anci ad un certo punto ha ritenuto di non partecipare più alle procedure per l’incremento delle tariffe”.
Michele Bettarelli ha rilevato che “la Regione si è mossa in ritardo ma ha dato un segnale a strutture sanitarie che erano in grande difficoltà. Mancano momenti di coinvolgimento anche se capisco che i Comuni hanno bilanci piuttosto ingessati e non possono variarli a metà di marzo, quando i documenti contabili sono già chiusi. Sarebbe stato opportuno concedere più tempo ai Comuni per concorrere alla maggiore spesa”.