“Forse io, al tempo, sarei morto
dalla parte sbagliata però oggi sono felice che qualcuno,
purtroppo, sia morto per ricordarmi che c’è una parte giusta e
una sbagliata. E quella giusta è la libertà”: a dirlo è stato il
sindaco di Terni Stefano Bandecchi prima di partecipare alle
celebrazioni per il 25 aprile. “Perché tante persone fanno
fatica a definirsi antifasciste? Forse perché sono fasciste e
ancora non hanno letto lo statuto fascista” ha aggiunto.
“Continuo a ripetere – ha sottolineato Bandecchi – che le
persone devono capire le cose. Penso che tutti morti siano
uguali dopo morti”. “I valori della resistenza – ha detto ancora
Bandecchi – sono estremamente attuali e sempre validi. Non
possono cambiare per le persone intelligenti. Poi si può dire
che sono passati 70 anni ma sempre validi sono”.
“Il 25 aprile – ha quindi affermato Banchecchi – è quello
che ci permette oggi di poter essere qui a parlare, di poter
avere un’opposizione e una maggioranza, di andare a votare senza
avere uno nell’urna che arriva e ti offre un caffè. Quello che
ci permette di essere in democrazia e autonomi. Resta una data
importante e forse se tutti noi ce la ricordassimo con più
attenzione, tante guerre nel mondo non scoppierebbero e tanta
violenza non sarebbe normale”.
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