E’ stato presentato con un incontro stampa on-line, in occasione del quinto Convegno del Sovvenire in Umbria, il “Rendiconto delle somme derivanti dall’8xmille delle Diocesi Umbre dell’anno 2020” (scaricabile all’indirizzo: www.sovvenire-umbria.it/rendiconto2020).
Le otto diocesi dell’Umbria, complessivamente, hanno ricevuto dall’8xmille 26.322.768,54 euro (nel 2019 i fondi furono 24.056.003,14). Sono stati suddivisi secondo queste voci di spesa: 4.030.829,14 per il culto e la pastorale (formazione, missione, catechesi, esercizio del culto eccetera); 3.835.355,44 per la carità (opera caritative diocesi, parrocchie e altri enti ecclesiastici, distribuzione a single persone); 9.259.334,06 per il sostentamento del clero; 9.197.249,90 per l’edilizia di culto e i beni culturali.
“Particolare attenzione – ha commentato il coordinatore del Sovvenire per l’Umbria, il diacono Giovanni Lolli – viene dato in questo ‘Rendiconto’ all’8xmille destinato alle otto diocesi umbre alla conservazione e alla tutela dei beni culturali, che ammonta, negli ultimi quattro anni (2017-2020), a circa 10 milioni di euro complessivi. Parte di questi fondi sono stati devoluti alla Rete museale ecclesiastica umbra voluta dalla Ceu e presieduta da mons. Salvi”.
Soffermandosi sui principali ambiti d’intervento della Chiesa, attraverso i fondi 8xmille, il presidente della Cei ha tenuto ad elencarli, iniziando dal “dignitoso sostentamento e formazione del Clero”, per poi proseguire con la “manutenzione del patrimonio storico artistico”, la “realizzazione di nuovi complessi parrocchiali”, gli “interventi caritativi in Italia e all’estero” e la “multiforme azione di comunicazione, evangelizzazione e catechesi”.