La polizia ha diffuso un report sulla violenza sulle donne in occasione della Giornata internazionale. I dati riferiti al 2022 mostrano che sono aumentati gli omicidi e i reati di deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso, mentre sono diminuiti i casi di revenge porn.
Nel 2022 sono state uccise 125 donne: una ogni tre giorni. È quanto emerge dal Rapporto sulle donne vittime di violenza curato dalla Direzione centrale della polizia criminale in occasione della Giornata internazionale della donna. Il documento fa il punto anche sugli altri reati commessi ai danni delle donne e su quelli considerati spia della violenza di genere.
La casa non è sempre un posto sicuro
Il report appena pubblicato evidenzia che 61 donne sono state uccise dal partner o dall’ex, altre 34 per mano dei genitori o dei figli, e altre otto da un altro parente. La polizia fa sapere che negli omicidi volontari di donne avvenuti in ambito familiare o affettivo si rivela preminente l’uso di armi improprie o armi bianche, che ricorre in 49 casi. 23 donne sono state uccise con armi da fuoco, 16 sono state soffocato o strangolate mentre altre 14 sono morte a causa di lesioni e percosse. Si registra anche un caso di avvelenamento.
Donne vittime della violenza di genere
La polizia fa sapere che nel 2022 le violazioni dei provvedimenti di allontanamento dalla casa familiare sono state 2.493, il 14,3% in più rispetto all’anno precedente. Sono aumentati anche i reati di deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso (98, + 7,6%), e le violenze sessuali (+13,5), mentre sono diminuiti i reati legati alla diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti (1.178, -15,5%), gli atti persecutori (-7,8%) e i maltrattamenti in famiglia (-2,2%).
Per quanto riguarda le violenze sessuali, la polizia sottolinea che sono cresciute costantemente, diventando 5.274 nel 2021 e 5.991 nel 2022, per una media di più di 16 al giorno. Le vittime di genere femminile, si spiega, continuano a risultare predominanti (91%). Nel 71% dei casi le vittime erano maggiorenni e nel 79% di nazionalità italiana. La polizia fa sapere che si è rilevato un trend crescente anche per lo stalking fino al 2021, ma l’azione di contrasto ha fatto registrare nel 2022 una significativa inversione di tendenza. Anche l’anno scorso, le vittime sono state per lo più di genere femminile (74%).
L’allarme sulle donne con disabilità vittime di violenza
Nel suo report la polizia si sofferma anche un fenomeno che definisce particolarmente preoccupante: quello della violenza nei confronti delle donne con disabilità perché le vittime. “Già vivono una particolare fragilità e subiscono una doppia discriminazione che le rende esposte a forme ulteriori e peculiari di sopraffazione”.
Dal monitoraggio condotto dall’Osservatorio per la sicurezza contro gli atti discriminatori emerge come i ‘reati spia’ della violenza di genere commessi nei confronti di donne con disabilità, anche minorenni, abbiano subito una flessione. Quello che allarma è che spesso, a commetterli, sia una persona vicina alla vittima, che gode della sua fiducia. Diverso il caso delle violenze commesse tramite il web: non mancano infatti casi di giovani donne contattate sui social network, circuite e indotte a produrre materiale sessualmente esplicito. La polizia fa sapere che queste ultime diventano spesso vittima di richieste estorsive.
Fonte Agi