19-10-2020
Excelsior, i dati sui programmi occupazionali delle imprese
Occupazione: ad ottobre scendono di un terzo le entrate al lavoro previste dalle imprese della provincia di Perugia (con almeno un dipendente).
2.490 le assunzioni programmate nel mese corrente, erano state 3.640 nell’ottobre di un anno fa. La flessione è del 31,5%, in termini assoluti 1.150 posti di lavoro persi.
Stesso andamento negativo se l’osservazione si sposta sul trimestre ottobre – dicembre 2020: 6.620 le assunzioni previste, il 30,4% in meno, sullo stesso trimestre di un anno fa. Perdita secca di 2.900 posti, dai 9.520 di ottobre – dicembre 2019 ai 6.620 dell’ultimo trimestre 2020.
La Camera di Commercio di Perugia ha diffuso i dati sui Programmi occupazionali delle imprese (con almeno un dipendente) della provincia di Perugia, rilevati dal Sistema Excelsior, per il corrente mese di ottobre e per l’ultimo trimestre dell’anno ottobre – dicembre.
“Sia su base mensile che trimestrale i dati sono preoccupanti” ha commentato il Segretario Generale della Camera di Commercio di Perugia, Mario Pera. “Tendenzialmente ad ottobre ’20 perdiamo in termini assoluti 1.150 entrate al lavoro, – 31,5%, rispetto a ottobre di un anno fa, quando le imprese programmarono 3.640 assunzioni, contro le 2.490 di oggi”.
Non va meglio se l’osservazione si sposta sul trimestre ottobre – dicembre 2020, l’ultimo dell’anno, quello cui peraltro si concentrano le attese delle imprese di quasi tutti i comparti.
“Anche sul trimestre l’arretramento delle entrate al lavoro supera il 30%, toccando quota 2.900 assunzioni in meno in un anno.
“In questo ultimo trimestre del 2020 – precisa Mario Pera – non andremo oltre le 6.620 unità, contro le 9.520 dell’ultimo trimestre di un anno fa”.
La discesa di ottobre 2020 segue quella, anche peggiore, di settembre, che arrivò a perdere in un anno occupazione per il 36,1%.
Meno lavoro, ma anche meno lavoro stabile. A ottobre ’20 delle 2.490 assunzioni solo il 29% sarà con contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, mentre il 71% sarà a termine, a tempo determinato o altri contratti con durata predefinita.
“La differenza è marcata rispetto a un anno fa, osserva il Segretario Pera: a ottobre 2019 le assunzioni a tempo indeterminata raggiunsero il 35%, sei punti più di quest’anno”.
Non fa meglio l’Umbria. Su base regionale, sempre ad ottobre, le assunzioni previste sono 3.180, con una flessione del 30,1%. Peggioriamo la media nazionale (-27,9%) di quasi 3 punti e anche quella della circoscrizione Centro Italia (29,5%). Dalla rilevazione Excelsior di ottobre si ricava che solo 4 regioni, Liguria, Veneto, Friuli Venezia Giulia e Toscana, hanno un risultato peggiore di quello dell’Umbria.
Settore trainante per l’occupazione si conferma quello dei Servizi dove si concentrerà il 66% delle entrate. A creare lavoro soprattutto le imprese con meno di 50 dipendenti: vi trovano una occupazione 7 lavoratori su 10.
Ai giovani con meno di 30 anni sarà destinata una quota di entrate pari al 31%, il 19% sarà destinato a dirigenti, specialisti e tecnici (quota inferiore alla media nazionale 23%), il 12% delle entrate previste sarà destinato a personale laureato.
Le imprese, con almeno un dipendente, che prevedono assunzioni ad ottobre ’20 saranno pari al 11% del totale.
Mismatching tra domanda e offerta di lavoro, ancora molto alto: in 36 casi su 100 le imprese prevedono di avere difficoltà a trovare i profili desiderati.
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