“La percentuale più alta dei reati
decisi in Corte d’appello è relativa alla violenza di genere,
aspetto sul quale abbiamo dedicato molta attenzione. Vengono poi
i furti e i delitti legati agli stupefacenti”: lo ha detto il
procuratore generale di Perugia, Sergio Sottani, che ha
incontrato la stampa in vista della cerimonia di inaugurazione
dell’anno giudiziario che si terrà sabato nel capoluogo umbro.
“Sulla violenza di genere si è fatta una forte attività come
procure, incontri, direttive e protocolli” ha aggiunto.
“Per i furti in abitazione, se andiamo a vedere quanti sono
quelli noti e quanti arrivano in Corte d’appello – ha rilevato
Sottani – ci accorgiamo che molti reati rimangono non
identificati. E purtroppo c’è anche una percentuale, anche se
minore, per quanto riguarda gli stupefacenti: processi che
magari hanno un grande risalto nella fase di indagine poi si
perdono in primo grado. Quello che è abbastanza inquietante è
che, in appello, ci sono pochissimi reati contro la pubblica
amministrazione così come sono molto pochi quelli in materia di
ambiente, vuol dire che probabilmente non si riesce a dare una
risposta giudiziaria soddisfacente”.
“Mi preme segnalare la criminalità economica – ha detto
ancora il procuratore generale -, reati come riciclaggio,
bancarotta, violazioni finanziari sono tutti in aumento e questo
secondo me è un indice inquietante. Più la criminalità economica
ordinaria è estesa più è motivo di infiltrazione da parte di
quella organizzata. Per cui se ancora non abbiamo segnali di
radicamento abbiamo invece forti sintomi del fatto che la
criminalità organizzata da servizi alla criminalità comune,
soprattutto quella economica e c’è questo dialogo omertoso e
delinquenziale che secondo me deve particolarmente farci
preoccupare”.
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