Sono state 14.139 le sanzioni elevate dalla polizia stradale dal primo gennaio al 31 agosto. Otto mesi di controlli nelle principali arterie di collegamento dell’Umbria che hanno fatto rilevare come la velocità resti ancora la principale infrazione commessa dagli automobilisti: una multa su quattro è per il mancato rispetto dei limiti imposti dal Codice della strada. In otto mesi sono state 3.525 le violazioni del limite di velocità rilevate, di queste 716 sono state accertate con il Tutor utilizzato nella sola provincia di Terni, lungo il percorso dell’A1.
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Francesca Marruco
Non sono ancora disponibili, invece, i conteggi sugli introiti relativi all’anno in corso. Quello che si sa, invece, è che sino a oggi risultano saldate circa la metà delle infrazioni accertate attraverso il pagamento in misura ridotta entro cinque o sessanta giorni dal fatto. Ma sulla contabilità generale le sanzioni elevate con il Tutor pesano tantissimo. Si parte da un minimo di 42 euro se lo sforamento dei limiti di velocità non supera i 10 chilometri orari e si arriva a 3.382 euro se si sfreccia superando i limiti di 60 chilometri orari. In questo caso è prevista anche la sospensione della patente da sei mesi a un anno e la perdita di dieci punti. Pena raddoppiata per i neopatentati e per chi guida da meno di tre anni.
Un’attività di prevenzione e monitoraggio continua, quella della polizia stradale, a garanzia della sicurezza. A giugno gli agenti di Perugia, per esempio, hanno partecipato all’operazione europea “Alcohol & Drugs” di sensibilizzazione contro la guida in stato di ebbrezza alcolica organizzata da Roadpol-European Roads Policing Network. Una maratona di controlli su tutte le strade della provincia con l’obiettivo di incrementare i livelli di sicurezza sulle strade e ridurre il numero di vittime. In Umbria, nel 2020, si sono registrati 1.699 incidenti con un tasso di mortalità del 2,67 per mille, leggermente inferiore di quello nazionale