Gubbio. Promuovere la conoscenza delle antiche culture umbre ed etrusche. Questo l’obiettivo della proposta di legge Movimento 5 Stelle per la valorizzazione del patrimonio archeologico e dell’identità umbra che è stata presentata oggi nella sala consiliare di Gubbio.
“L’oro dell’Umbria è la sua stessa storia – ha detto in apertura il portavoce in consiglio regionale, Thomas De Luca – due popoli, gli umbri e gli etruschi, dalle origini misteriose che hanno caratterizzato l’epoca preromana. Popoli differenti ma che hanno un sincretismo culturale tangibile. Le Tavole Eugubine custodite proprio qui a Gubbio dimostrano che valorizzare un patrimonio di questo tipo fa la differenza. La proposta di legge che presentiamo, e che ovviamente siamo aperti a migliorare, vuole costruire un percorso integrato mettendo al centro la ricerca scientifica”.
La proposta di legge del Movimento 5 Stelle sulla “Promozione della conoscenza delle antiche culture umbra ed etrusca e valorizzazione del patrimonio archeologico preromano” rappresenta in questo senso una risorsa anche per lo sviluppo economico del territorio regionale. Presenti nella sala consiliare di Gubbio il sindaco Filippo Mario Stirati e il capogruppo del M5S Rodolfo Rughi, l’assessore al turismo di Assisi Fabrizio Leggio e il consigliere di Terni Luca Simonetti. La proposta di legge si pone l’obiettivo di ricostruire, testimoniare e valorizzare la memoria storica e la vita delle civiltà preromane attraverso l’utilizzo di risorse di fondi europei ed eventuali risorse destinate allo scopo dal Ministero della Cultura, dal PNRR o altre istituzioni o enti pubblici e privati.
Il sindaco di Gubbio, Filippo Mario Stirati, ha dichiarato: “Un’opportunità, quella che viene presentata questa mattina, che accogliamo con entusiasmo e grande apprezzamento. Abbiamo incardinato gran parte delle nostre attività amministrative sulla cultura e sulle operazioni di promozione e valorizzazione del patrimonio storico e archeologico di questa città. Come noto le nostre Tavole Eugubine, il più lungo e importante testo rituale dell’Italia antica, sono state fondamentali per la conoscenza della società, della cultura materiale e della lingua del popolo umbro. Il grande progetto del Museo degli Antichi Umbri va esattamente in questa direzione e vediamo davvero con favore questa come tutte le iniziative che si propongono di fare rete e fare sistema nella nostra Regione”.
Per il capogruppo M5S al Comune di Gubbio, Rodolfo Rughi: “Dal punto di vista turistico, culturale e per chi vive in queste terre la proposta dei percorsi ci può rendere cittadini e persone migliori. Siamo felici di questa proposta che ci ha convinto sin da subito perchè l’obiettivo è recuperare le storie nella maniera più scientifica possibile, mettendo lo studio davanti al marketing”. L’assessore alle politiche turistiche e promozione del territorio del Comune di Assisi, Fabrizio Leggio, ha spiegato che la proposta di legge “mette a sistema il patrimonio meno valorizzato, ad Assisi ci sono grandi reperti che vengono fagocitati rispetto al tema centrale del francescanesimo. Nel turismo del terzo millennio post pandemia, che sarà tutto da misurare, fare sistema è fondamentale. Il turismo giornaliero ormai non è sostenibile”. Il consigliere del M5S al Comune di Terni Luca Simonetti ha sottolineato: “A Gubbio la storia si è manifestata e le Tavole Eugubine raccontano la cultura protostorica. Le origini millenarie di Terni sono testimoniate dalla necropoli trovata sotto le Acciaierie, la più grande dell’Europa meridionale, o ancora dalla necropoli di Alterocca al centro della città. Bisogna difendere questo patrimonio dalle colate di cemento: a Gubbio questa bellezza viene difesa, Terni non si può permettere di perdere neanche una pietra. L’Umbria è variegata ma è ricca di cultura e questa legge intende tutelare e valorizzare questo patrimonio”.
Un patrimonio unico al mondo che trova le sue radici dall’incontro di migrazioni indoeuropee e popolazioni già esistenti in epoca preindoeuropea. Prima della colonizzazione romana, l’Umbria vantava già la presenza millenaria di città e insediamenti. I siti di Grotta Bella a Santa Restituta di Avigliano Umbro, i Pozzi della Piana ad Orvieto e San Biagio della Valle a Marsciano certificano la presenza dell’uomo sin dal V millennio a.C. Il cranio di Grotta Bella semi-inglobato in una concrezione stalagmitica scoperto negli anni 70 apre addirittura a scenari antecedenti che potrebbero costituire un unicum nel nostro territorio.
Il Piano regionale per la valorizzazione del patrimonio archeologico preromano e per la conoscenza delle antiche culture umbra ed etrusca avrà durata triennale, potrà essere aggiornato nel corso del triennio e continuerà ad applicarsi fino all’approvazione del successivo. Sarà istituita, presso la Direzione regionale competente in materia di cultura, la Commissione regionale per la valorizzazione del patrimonio di archeologia preromana. Attraverso il Piano saranno individuati, su parere della giunta regionale e previo parere obbligatorio della Commissione, gli obiettivi strategici, le priorità d’intervento, le azioni e i criteri nonché le risorse finanziarie necessarie all’attuazione delle finalità della legge attraverso il coinvolgimento anche di dipartimenti universitari, istituti scolastici o altri enti pubblici e privati di istruzione e ricerca operanti nel settore archeologico, enti locali, associazioni culturali o di promozione sociale.
Alcune delle attività che possono rientrare nel Piano di valorizzazione del patrimonio archeologico:
a) costituzione di un’anagrafe unica e consultabile dei reperti archeologici provenienti dai siti umbri
b) attività di studio e ricerca sulla localizzazione, individuazione organica e schedatura dei siti e degli insediamenti degli antichi Umbri e degli antichi Etruschi presenti sul territorio regionale nonché di un’anagrafe unica del materiale in essi rinvenuto pubblica e consultabile online
c) campagne operative di rilevamento e scavo
d) creazione di due itinerari turistico culturali, uno delle città di origine umbra ed uno delle città di origine etrusca, con un’immagine coordinata, dei supporti informativi e una segnaletica turistica dedicata
e) realizzazione presso i musei, contenenti materiali di scavo, di appositi apparati informativi e didattici anche con supporti informatici e multimediali
f) organizzazione di iniziative espositive, divulgative ed editoriali che favoriscano la conoscenza della storia e civiltà degli antichi Umbri e degli antichi Etruschi
g) ricostruzione di particolari tipologie edilizie e di ambientazioni tipiche con relativa elaborazione ed installazione di supporti informativi
h) pubblicazioni cartacee, digitali e foto-video sulla materia